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Grosso pre Sassuolo-Torino: “Conosco il Toro e la sua passione, sarà difficile”

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Il tecnico dei neroverdi presenta la gara di domani alle ore 15: "Pinamonti è in dubbio. Il Toro ha voglia di rivalsa e di ripartire"
Redazione Toro News

L'allenatore del Sassuolo, Fabio Grosso, si è presentato quest'oggi per rispondere alle domande dei giornalisti per la consueta conferenza stampa della vigilia del match che metterà di fronte i neroverdi al Torino, che si giocherà domani alle ore 15. Di seguito le sue dichiarazioni:

Questa è una gara tabù ma che tipo di gara si può fare contro questo Torino che cambia?

"Incontriamo una squadra che ha meno punti di quelli che si aspettava e anche da quello che dicono hanno grande voglia di rivalsa e di ripartire. Hanno grandi qualità all'interno e ci aspettiamo come sempre una gara tosta e difficile. Ci siamo preparati per capire cosa succederà e quello che servirà. Siamo pronti per questa bella partita e cercheremo in tutti i modi di farla al massimo perché così deve essere, perché senza queste caratteristiche difficilmente riesci a fare il risultato che vuoi".

Ci intrigava a suo tempo Volpato al posto di Berardi e mi sembra sia arrivata una buona risposta. Stai cambiando il modo di fare il centravanti a Pinamonti?

 "No, non si tratta di cambiare, si tratta di saper riconoscere il modo di giocare. Lui è un giocatore completo con tante caratteristiche varie, può mandare negli spazi, può fare da raccordo, dunque la bravura è saperlo fare quando viene richiesto. Sta migliorando tantissimo, peccato perché si aggiunge alla lista dei ragazzi in dubbio. Ha avuto un problema la partita scorsa e ancora non siamo in grado di rimetterlo al 100% e capiremo se sarà in gruppo o se sarà indisponibile che sono gli stessi della scorsa volta più Coulibaly in Coppa d'Africa e Thorstvedt squalificato".

Gioca Cheddira quindi?

 "Abbiamo due attaccanti centrali più quattro esterni d'attacco. Utilizzeremo quasi tutti i giocatori convocabili, dunque è un bello spunto, è una bella opportunità per tutti noi. Il dover utilizzare tutte le risorse della rosa è una bella cosa". 

Vranckx è recuperato?

 "Sì, è recuperato". 

Thorstvedt è diventato inamovibile, come cambia la squadra senza di lui?

"Le caratteristiche dei ragazzi che vanno in campo determinano il modo con cui fai le stesse cose. Sappiamo quanto è importante Kristian per noi, è un giocatore forte e intelligente che sa abbinare qualità e quantità ma non mi è mai piaciuto parlare di un giocatore che non c'è. So che ho 16-17 giocatori di movimento per affrontare il Torino e tutti siamo in grado di fare una bella partita con un avversario che ha voglia di rivalsa, che qui è sempre stato molto presente, ma tutte queste cose si azzerano prima della partita". 

Il Sassuolo è al terzo miglior avvio della A: ci credeva? L'obiettivo resta la salvezza?

"I parziali non sono quelli che determinano. Siamo focalizzati su quello che vogliamo fare, vogliamo mantenere la testa lucida senza fare dei voli o senza andare sottoterra nei momenti difficili. Questo è un campionato difficile, non bisogna esaltarsi e nemmeno deprimersi per provare di dare il massimo ogni gara per prendere il massimo, poi quando sarà il tempo faremo i bilanci".

Il Sassuolo in casa, a parte la Fiorentina, ha fatto fatica...

"Le partite sono difficili, tutti fanno fatica con tutti e noi non sottovalutiamo nessuno. Questa è una squadra molto fisica, sulle corsie hanno giocatori di gamba, in mezzo hanno giocatori forti, è una squadra forte come tante altre in questa Serie A. Noi sappiamo quello che dobbiamo fare e sappiamo che dobbiamo affrontarle al massimo con i giri del motore al massimo perché dobbiamo fare pochi regali, provando a fare partite piene per ottenere qualcosa". 

La partita di domani è un ulteriore step per fare un salto in avanti anche mentale...

"Le occasioni si susseguono, saper prendere una strada rispetto a un'altra ti può determinare il fare un certo tipo di percorso. Ci sono degli snodi all'interno del campionato, bisogna essere bravi a non farsi passare le opportunità, poi se gli avversari sono più bravi di te stringi le mani e guardi avanti. Dovremo fare una gara di grandissima presenza e fisicità".

Quanto saranno importanti i duelli domani? "

Tantissimo, contro una squadra fisica, contro una squadra che il campo lo tiene bene, sa attaccare l'area, sa attaccare con tanti giocatori, saprà importantissimo giocarsi bene i duelli, la bravura di saper prendere la paura".

Ha scritto la letterina di Natale?

"La letterina l'ho scritta a inizio anno, mi sono portato avanti. C'è scritto l'augurio di poter fare bene durante la stagione".

10 punti in casa, 11 fuori: a cosa è dovuta questa sottile differenza?

"Quel punticino potrebbe cambiare la risposta, ma poi le partite te le cambiano determinati episodi, sono tutti dati relativi. Io credo e penso che alla fine del percorso poi hai i punti che ti meriti".

Il suo pensiero sul tremendismo granata?

"Conosco la grandissima passione, ho giocato nella Juve, sono stato contento di aver girato e aver conosciuto gli abitanti di queste città. Vivo a Torino con la mia famiglia, conosco l'ambiente Toro, la passione ed è una passione viscerale che sanno trasmettere all'interno della città e questo si andrà ad aggiungere alle difficoltà della gara di domani, arriveranno tanti tifosi e questo andrà ad aggiungere".

Un pensiero anche sul mondo neroverde, che ha pochi tifosi...

"Questo è relativo, tanto, poco, è tutto relativo. Noi oggi siamo tanti, potremo essere pochi rispetto ad altri ambienti, è tutto relativo a cosa si confronta. Ho scelto questa opportunità per la proprietà seria e per l'ambiente in cui c'è la possibilità di poter esprimere le proprie qualità".

Il labiale estorto ad Allegri è veramente un segnale per guardare e per educare i giovani o il problema educativo è differente?

"Sono convinto che essendo sotto la lente di ingrandimento siamo delle persone con responsabilità perché chi ti vede ti può prendere come esempio, per cui la bravura è saperlo riconoscere e poi metterlo con i fatti. Poi c'è l'altra faccia della medaglia, dentro la competizione, con l'adrenalina della competizione, a volte si può andare oltre quella linea di confine che ci siamo dati, ma cerchiamo tutti di dare l'esempio positivo ma essendo persone si può sbagliare, si chiede scusa e si riparte come le persone intelligenti sono in grado di fare".

Dal punto di vista tattico come affronterà il Toro?

"Qualche indicazione penso che ce l'avete. Mi piace utilizzare i ragazzi che ho a disposizione e a questo punto ancora di più. Siamo 17 di movimento, forse 18 se giocherà Pinamonti, e tutti si devono preparare al meglio perché tutti avremo i giri altissimi per affrontare una squadra forte come il Torino perché se non sei al meglio favorisci gli avversari. Ci siamo preparati per fare bene, consapevoli del fatto che abbiamo le qualità per fare male anche noi all'avversario".

Tanti giocatori si sono messi in evidenza, sta arrivando gennaio: è preoccupato?

"No, non mi è mai piaciuto tarpare le ali, mi piace fargli utilizzare le ali che hanno. Quando c'è il mercato vai a scoprire determinate situazioni che possono capitare. Sappiamo quello che siamo, determinati ragazzi quando hanno l'opportunità, questa è una società che li ha sempre messi nella condizioni di spiccare il volo rispettando la felicità di tutte queste cose. Sono convinto che conosciamo quello che ci serve e sappiamo quello che ci serve se qualcuno dovesse andare via".