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LISBON, PORTUGAL - FEBRUARY 18: Head Coach Adi Hutter of AS Monaco in action during the UEFA Champions League 2024/25 League Knockout Play-off Second Leg match between SL Benfica and AS Monaco at Estadio da Luz on February 18, 2025 in Lisbon, Portugal. (Photo by Gualter Fatia/Getty Images)
Giornate di test più complicati per il Torino di Marco Baroni. Dopo le amichevoli con Ingolstadt e Cremonese in quel di Prato allo Stelvio, i granata sono tornati a Torino, salvo poi ripartire dopo poco alla volta del Principato di Monaco. Tra oggi e domani, infatti, il club granata sosterrà due amichevoli contro l'AS Monaco: una in programma alle 18:00 di oggi, mercoledì 30 luglio, e una che si giocherà nella mattina di domani, giovedì 31 luglio, a partire dalle 10:30. Doppia sfida amichevole che dà la possibilità al Torino di allenarsi in uno dei centri sportivi più all'avanguardia in Europa: il centro sportivo La Turbie. Scopriamo insieme i prossimi avversari dei granata.
In tempo di calciomercato, è inevitabile analizzare la rosa anche osservando i movimenti in entrata e in uscita. Sono tre i colpi in entrata messi a segno dal Monaco in questa prima parte della sessione estiva di calciomercato: si tratta di colpi di esperienza e qualità assoluta. Il primo è una vecchia conoscenza della Serie A: preso anche come scommessa, visti i recenti precedenti, contratto biennale per Paul Pogba. In posizione più laterale, poi, è arrivato in prestito con diritto di riscatto dal Barcellona Ansu Fati. Da ultimo, un ottimo colpo a parametro zero, ex Bayern Monaco: Eric Dier. Ottimi innesti per il Monaco di Adolf Hütter. Il tecnico del Monaco, austriaco, dopo un passato come calciatore nella massima serie austriaca, è diventato allenatore anche con discreti risultati. Partito dalle giovanili del Salisburgo, Adi Hütter ha portato il Grödig a vincere la seconda divisione austriaca, arrivando in Bundesliga. I successi gli sono valsi la prima squadra del Salisburgo, con la quale ha vinto campionato e coppa. Successivamente, in tre stagioni con lo Young Boys, in Svizzera, ha collezionato due secondi posti e una vittoria in campionato. È quindi la volta dell'Eintracht Francoforte, condotto fino alla semifinale di Europa League, e dell'esperienza - questa volta non molto positiva - con il Borussia M'gladbach. Adi Hütter è arrivato al Monaco nell'estate del 2023: in due stagioni nel Principato ha portato la squadra monegasca prima al secondo posto e poi, nell'ultima annata, al terzo, dietro PSG e Marsiglia, qualificandosi in entrambe le stagioni alla Champions League. Un allenatore che in carriera annovera, quindi, ottimi risultati.
Dopo una rassegna su giocatori (tra i quali va citato l'ex granata Wilfried Singo - utilizzato dai monegaschi prevalentemente come difensore centrale -) e allenatore, è il momento di vedere come giocano i monegaschi. Con Hütter alla guida tecnica, il Monaco ha quasi sempre utilizzato come moduli il 4-4-2 e il 4-2-3-1. Entrambe queste disposizioni portano delle caratteristiche comuni: nell'idea del tecnico austriaco, gli esterni alti devo portare la superiorità numerica in mezzo al campo. L'intera manovra di costruzione e offensiva del club monegasco si sviluppa sulla superiorità numerica nelle zone centrali: sono dunque gli esterni alti ad accentrarsi, mentre i terzini spingono sulle fasce laterali per cercare di aprire ulteriori spazi al centro. Così, la difesa avversaria si deve occupare dei terzini, mentre i due attaccanti (o l'attaccante e il trequartista) e gli esterni possono ricevere palla tra la linea del centrocampo e quella della difesa della squadra avversaria. Questi sono i passaggi più spesso indicati da Hütter: verticalizzazione dai mediani verso i giocatori offensivi smarcatisi tra le linee, con il tentativo poi di sfondare per vie centrali. Dall'altra parte, in fase difensiva, la tendenza del Monaco di creare superiorità nelle zone centrali porta un pressing costante e sul primo controllo. Grazie all'ottima densità di giocatori monegaschi in mezzo al campo, quando un avversario riceve palla 4 o 5 giocatori di Hütter sono pronti ad aggredirlo bloccando tutte le possibili vie di passaggio. È un gioco molto intenso quello del tecnico austriaco, che se riesce a fare propria la partita mette in difficoltà gli avversari grazie a questa supremazia in mezzo al campo. Tra le modalità per contrastare questa tipologia di gioco c'è la possibilità di conquistare il possesso e avviare veloci contropiedi che si sviluppino sugli esterni, lasciati liberi dagli esterni - che si sono mossi in mezzo al campo - e dai terzini - che sono avanzati per supportare la manovra offensiva -. Sarà una doppia prova interessante per il Torino di Marco Baroni, che dovrà far fronte ad un avversario tatticamente preparato.
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