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iTURIN, ITALY - SEPTEMBER 21: Nikola Krstovi of Atalanta BC celebrates scoring Atalanta BC first goal with teammates during the Serie A match between Torino FC and Atalanta BC at Stadio Olimpico di Torino on September 21, 2025 in Turin, Italy. (Photo by Chris Ricco/Getty Images)
Dopo la sconfitta al debutto con l'Inter arriva una seconda bruttissima figura per il Toro in questo inizio di campionato. I granata di Baroni cadono 0-3 in casa con l'Atalanta: si decide tutto in un primo tempo durante il quale i nerazzurri hanno trovato tre reti nel giro di otto minuti. Nel secondo tempo il Torino non dà mai la sensazione di poter riaprire la partita e sbaglia anche un calcio di rigore con Zapata, tornato in campo in Serie A dopo quasi un anno.
Baroni scegli di confermare la difesa a 3 che si era già vista nello scorso turno a Roma: spazio in mediana dal 1' per Ilic che fa coppia con Asllani mentre sulle fasce ci sono ancora Lazaro e Biraghi. In attacco la novità è Aboukhlal che si posiziona assieme a Vlasic alle spalle della prima punta Simeone. Nell'Atalanta dell'ex tecnico Ivan Juric gioca dal primo minuto un ex come Zappacosta sulla fascia mentre l'altro ex Bellanova parte dalla panchina (anche se deve entrare poi al decimo minuto per il ko di Zalewski).
Le due squadre nei primi minuti di gara si studiano a vicenda pur non facendo mancare l'agonismo. Nel Toro si mette in mostra Simeone che lotta e fa a spallate con gli avversari fin dall'inizio inseguendo un paio di palloni potenzialmente interessanti. Dopo dieci minuti circa, Juric è costretto a fare il primo cambio con Zalewski infortunato che lascia il posto all'ex Bellanova. La miglior occasione per il Toro arriva al 12' con Vlasic che dal limite dell'area prende la mira e calcia con forza pur senza però riuscire a trovare lo specchio della porta, la palla esce bassa alla destra di Carnesecchi. Il primo tiro in porta del match arriva invece grazie a Krstovic che al 18', spalle alla porta, riceve il pallone e calcia girandosi ma esce una conclusione non potente che Israel blocca. Ancora Vlasic protagonista al 24' con un bel lancio dalla metà campo per premiare l'inserimento di Aboukhlal ma la traiettoria era leggermente lunga e così il marocchino non riesce ad arrivarci per pochi centimetri. Simeone si conferma essere il più ispirato e quello con più grinta nel Toro: al 25' si lancia in cielo in mezzo a tante maglie atalantine per colpire un pallone di testa ma il cross è arretrato e quindi non riesce a dare la giusta forza e precisione verso la porta. Juric è sfortunato nella prima frazione e al 27' deve fare un secondo cambio: dentro il giovane Ahanor al posto di Hien anche lui infortunato. Al 29' il Torino ha una potenziale occasione con Simeone che scende a prendere palla a metà campo e scombina la difesa nerazzurra, serve palla a Maripan che si stava inserendo ma il cileno giunto al limite dell'area viene fermato. Poi, il diluvio. Esattamente alla mezz'ora l'Atalanta passa in vantaggio con Krstovic: il Toro perde palla sulla trequarti difensiva lungo la corsia mancina. Samardzic è il più veloce a prendere la palla e la sposta in mezzo a due avversari prima di crossare al centro dove c'è la punta ex Lecce che calcia di destro e beffa un non irresistibile Israel. Quattro minuti più tardi arriva subito il raddoppio della Dea: Maripan buca un anticipo, è di nuovo Samardzic a creare un buco nella difesa granata, arriva al limite e serve Bellanova che gli ridà la palla. Il 10 nerazzurro poi calcia e colpisce il palo con Zappacosta che interviene in mezzo a una difesa granata inerme e appoggia in mezzo per Sulemana che da ottima posizione segna il 2-0 senza difficoltà. Il Torino è visibilmente colpito e l'Atalanta trova agevolmente il terzo gol ancora con Krstovic che deve solo spingere in rete un pallone servitogli da Sulemana che era scappato in contropiede non marcato bene da Lazaro, Maripan e Coco sulla parte destra del campo. Latita assolutamente la reazione da parte dei calciatori granata, visibilmente scioccati e incapaci di imbastire una benché minima azione in grado di impensierire la squadra di Juric. L'intervallo arriva come una benedizione: è 3-0 Atalanta dopo i primi 45'.
Nell'intervallo Baroni ridisegna la squadra ma rimane fermo sulla difesa a tre dove però entra Tameze a sostituire Maripan. Vengono tolti dal campo anche Ilic e Aboukhlal con Casadei e Adams al loro posto: il Toro scende quindi in campo con un 3-4-1-2 con Tameze schierato da braccetto destro e Vlasic alle spalle della coppia Simeone-Adams. L'inizio di primo tempo è su ritmi bassi: da una parte c'è un'Atalanta che non ha motivi di spingere e sbilanciarsi visto il punteggio, dall'altra c'è un Torino che cerca di riorganizzare le idee dopo un tremendo primo tempo. Una scossa tenta di darla Simeone, l'unico sempre combattivo e grintoso che al 63' fa una bella giocata spostandosi il pallone e poi calcia forte ma la palla sale alta di poco sopra la traversa. Nel giro di pochissimi minuti l'argentino ci prova ancora due volte: prima viene murato e poi dopo fa una grande azione in contropiede ma calcia senza molto equilibrio e Carnesecchi fa una bella parata. Su questa stessa conclusione si arrende alla fatica e deve uscire dal campo: al suo posto entra così al 69' Duvan Zapata che quasi un anno dopo l'infortunio esordisce così in questa Serie A per gli ultimi 20 minuti di questa complicatissima gara. Al 72' dopo una revisione al VAR l'arbitro assegna un calcio di rigore al Toro per fallo di Kossounou su Coco. Sul dischetto si presenta proprio Zapata che però fallisce la realizzazione con Carnesecchi che para. Baroni manda in campo per gli ultimi dieci minuti anche Anjorin che sostituisce All'80' Nikola Vlasic. Il finale di gara è senza emozioni oppure occasioni per il Toro con gli atalantini che si limitano a gestire in uno stadio molto più silenzioso del solito in segno di contestazione dopo che tanti tifosi, anche dalla Maratona e dalla Primavera, hanno abbandonato con anticipo gli spalti. Termina quindi con un netto 0-3 la sfida tra Torino e Atalanta. E per Baroni non sarà facile ripartire dopo una partita che ha cancellato i progressi visti con Fiorentina e Roma.
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