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E' stato sicuramente un bel Toro quello che ieri sera, davanti ai propri tifosi, ha regolato con cinque reti il Bologna. Un grande attacco, un'attitudine al pressing per 90' ritrovata, e un modulo di gioco che pare esaltare le caratteristiche di alcuni interpreti: da Belotti, che se non avesse sbagliato due rigori sarebbe già a quota 6 in campionato, a Baselli, ma anche Acquah e Martinez.
LA SQUADRA - Quel che più risalta della prestazione del Torino contro i felsinei è sicuramente la fase offensiva: la squadra, durante l'estate, ha lavorato tantissimo sulla tattica, per assimilare i nuovi dettami di Mihajlovic, completamente diversi da quelli inculcati per cinque anni da Ventura. Non è affar semplice ribaltare il gioco di un gruppo abituato a schemi e movimenti differenti, ma la squadra in campo ieri sera ha sicuramente dato segnali positivi in questo senso: pressing e "rincorsa" del pallone anche in situazione di vantaggio, e - soprattutto - fame di gol e di gioco d'attacco che da tempo non si ammiravano sotto la Mole, con Vives e compagni vogliosi di offendere anche dopo il doppio vantaggio. Altra nota positiva, lo spirito di squadra: i granata, dopo il rigore fallito da Belotti, hanno continuato a cercare il numero 9 (vedi ultima rete), e anche Boyé, a tu per tu con Mirante, ha scelto Baselli - autore dell'errore sul gol di Taider - per arrotondare ulteriormente il risultato.
E' sicuramente prematuro "cantare vittoria" o urlare alla rivoluzione già vincente, ma una cosa pare certa: questo Toro ha carattere e voglia di dare spettacolo. A Cairo e Petrachi, ora, il compito di completare il mosaico che chiede Mihajlovic...
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