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TURIN, ITALY - NOVEMBER 24: Marco Baroni Head Coach of Torino FC during the Serie A match between Torino FC and Como 1907 at Stadio Olimpico di Torino on November 24, 2025 in Turin, Italy. (Photo by Stefano Guidi - Torino FC/Torino FC 1906 via Getty Images)
Al termine della sfida tra Torino e Como, valevole per la dodicesima giornata di campionato, l'allenatore granata Marco Baroni, dopo essere intervenuto ai microfoni dei broadcaster, ha fornito un suo commento sul match anche in conferenza stampa. Di seguito le risposte alle domande dei giornalisti presenti in sala conferenze allo Stadio Olimpico Grande Torino.
Come si spiega questo risultato e questo finale? "Intanto bisogna chiedere scusa ai tifosi. Abbiamo lavorato per creare entusiasmo e oggi buttiamo tutto dalla finestra. Parte del secondo tempo mi ha dato delle indicazioni. Mi spiace, in casa cedere ancora dal punto di vista mentale. Uscire dalla partita non è accettabile e mi assumo la responsabilità"
Troppe analogie con la sconfitta in casa dell'Inter, anche nella mancanza di ammonizioni. "Sei falli fatti, due nel secondo tempo. Non si può buttare via tutto quanto dopo aver affrontato squadre difficili. Ancora una volta ci rimbocchiamo le maniche, chiaro che farò delle valutazioni, e da questo ripartiamo".
Cosa ha detto alla squadra a fine partita? E' deluso da qualche giocatore in particolare? “Non è che sono deluso... Qui non si sta parlando di prestazioni, si sta parlando di atteggiamento. Non è che voglio che i giocatori entrino e spacchino la partita, ma l'atteggiamento deve esserci sempre. Alla squadra ho detto questo. Giocavamo contro una squadra con identità forte. La squadra nel primo tempo è stata presente. Giocavamo contro una squadra forte, terza per possesso nel campionato italiano che ha la seconda miglior difesa e che ha un'identità forte. Poi prendiamo l’1-2 su una transizione evitabile. Poi prendiamo il terzo gol e siamo usciti dalla partita. Non deve succedere. Era già avvenuto, ma ci rimbocchiamo le maniche sempre di più".
Cosa la preoccupa di più?
“Rispetto alla partita con la Juventus mancavano quattro titolari. Ma io non voglio attaccarmi a questo, anzi. Questa era un’opportunità per chi stava lavorando con noi dall’inizio. Sarebbe riduttivo pensare alle assenze. Cerco di guardare sempre i presenti. La squadra dopo aver subito il terzo gol - evitabilissimo anche quello, perché c'è una risalita sbagliata di squadra, un giocatore che non sale - è uscita dal campo e non ce lo possiamo permettere. Oggi abbiamo macchiato il percorso e ora si lavora e si riparte”.
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