tor partite Torino-Como 1-5, Fabregas: “Fatto ciò su cui abbiamo lavorato, che bello”

le voci

Torino-Como 1-5, Fabregas: “Fatto ciò su cui abbiamo lavorato, che bello”

Matteo Curreri

Il tecnico del Como si è poi presentato nella sala conferenze dello Stadio Grande Torino per rispondere alle domande dei giornalisti presenti. Di seguito le sue risposte

In queste ultime settimane si è parlato di un Como che cercava il gol..  "Sono contento. Ero molto tranquillo perché non fosse una squadra che non crea occasioni avremmo avuto qualche problema, ma la matematica non sfugge. Ma oggi abbiamo avuto tante occasioni e ne abbiamo mancate altre. La gente vede solo il risultato, non si vede l'allenamento. Quando vedi che c'è il lavoro, una squadra che prova a fare quello che fai in allenamento, è la gioia più grande per un allenatore. Per questo sono felice di questo gruppo. Alcune volte si vincerà, si perderà, ma conta che loro vanno a mille. Sono contentissimo per Ramon e Baturina. Soddisfatto, ma questo è solo l'inizio. Umiltà e molto lavoro"

Hanno segnato ragazzi molti giovani... "È una soddisfazione importante. Non è facile andare a fare giocare tanti ragazzi nello stesso momento, ma credo in loro. Sono esigente ma perché credo tantissimo che possano fare una grande carriera. A volte si vince e si perde, ma quello è il momento in cui io credo di più in loro. Bisogna continuare a migliorare, questo è solo l'inizio. Io sono contento come allenatore perché loro mi dimostrano che hanno grande fame".

La squadra ha mostrato tanta intensità... "Se non si corre non si può giocare il mio calcio. Noi volevamo fare una squadra per questa stagione di livello per fare tanti cambi e fare giocare tanta gente. Abbiamo bisogno di tutti e sinceramente mi sta succedendo di avere ancora dubbi su chi far giocare. Ho tanta fiducia in tutti, li vedo molto coinvolti. Questa deve essere la nostra forza. Tutti possono fare la differenza".

L'intercambiabilità vi contraddistingue? "Questa deve essere la nostra strada. Ogni volta che firmano io faccio un patto da uomo a uomo. Ovvio che chi non gioca è dispiaciuto, ma deve essere un monito per dimostrarmi. Quando scendono in campo non c'è tempo per lamentarsi. Adesso arriva un mese che sarà difficile per noi. Serve umiltà e lavoro".