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TURIN, ITALY - DECEMBER 13: Guillermo Maripan of Torino FC in action during the Serie A match between Torino FC and US Cremonese at Stadio Olimpico Grande Torino on December 13, 2025 in Turin, Italy. (Photo by Stefano Guidi - Torino FC/Torino FC 1906 via Getty Images)
“La squadra è partita contratta e c’era ansia. Poi si è sciolta e secondo me abbiamo avuto tante occasioni per raddoppiare… La squadra ha saputo gestire al meglio i momenti importanti della partita e questo è un atteggiamento che considero di crescita. La squadra l’ha risolta nel modo in cui volevamo”, ha spiegato Marco Baroni dopo Torino-Cremonese 1-0, decisa dal rigore di Nikola Vlašić al 27’. Una lettura che trova conferma, in buona parte, nei numeri Sofascore.
Sul piano offensivo il Torino produce più volume: 18 tiri totali contro i 10 della Cremonese. La mira è simile, con 6 conclusioni nello specchio per i granata e 3 per gli ospiti. La squadra di Baroni arriva più spesso in zona calda: 15 tiri dall’interno dell’area di rigore contro 7. Anche i tiri respinti dicono pressione costante sull’area di Nicola: 8 conclusioni granata murate contro 3 dei lombardi. Gli expected goals premiano il Toro: 1,15 xG contro 0,75, segno di occasioni mediamente più pulite rispetto a quelle costruite dalla Cremonese. Le “grandi occasioni” sono 2-1 per i padroni di casa. I tocchi in area avversaria raccontano lo stesso copione: 34 per il Torino, 16 per la Cremonese. Se il risultato resta sul minimo scarto è anche per qualche imprecisione nell’ultimo passaggio e per un paio di chance non sfruttate che avrebbero potuto chiudere prima la gara.
Pur vincendo, il Torino non domina il pallone: 46% di possesso contro il 54% della Cremonese e 398 passaggi riusciti contro 453. La differenza la fanno dove conta: nel terzo offensivo i granata completano 76 passaggi su 114 (67%), la Cremonese 77 su 118 (65%). Ma soprattutto il Toro è più efficace nelle palle lunghe (46/86, 53% contro 27/64, 42%). In fase di non possesso emerge il lavoro richiesto da Baroni sulla gestione dei momenti: il Torino chiude con 52% di contrasti vinti (21 totali contro 19), più chiusure difensive (36 a 33) e una buona protezione centrale. Restano però alcune ombre: nei duelli aerei la Cremonese è nettamente avanti (31 vinti su 49, 63% contro 18 su 49, 37%), confermando una certa sofferenza granata sulle palle alte e sulle situazioni sporche.
Nel complesso, dunque, l’analisi di Baroni è in larga parte confermata. L’avvio contratto lascia spazio a un Torino più sciolto e capace di creare varie occasioni per il raddoppio. Allo stesso tempo, i dati suggeriscono che il processo di crescita passa anche da una migliore gestione delle palle alte e da una maggiore capacità di chiudere le partite quando la mole di gioco lo permetterebbe.
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