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- Redazione TORO NEWS
Il Torino dove ritrovare sé stesso, un moto d'orgoglio dopo la pesante sconfitta con l'Inter. La risposta del campo, sul piano dell'atteggiamento e della proposta, c'è stato. I granata hanno offerto una prestazione attenta, per certi tratti anche coinvolgente, andando anche più volte vicino al gol. E' mancata sicuramente lucidità alla squadra di Baroni per fare bottino pieno di fronte a un pubblico talvolta trasportato dalle scorribande dei ragazzi di Baroni e allo stesso tempo impegnati nella contestazione contro la società, che parte da ben oltre la cinquina subita a San Siro. Positivo l'inserimento di Asllani, soprattutto nel primo tempo, mentre è sicuramente da sottolineare come l'inserimento di Maripan abbia portato il primo clean sheet in campionato. Nota di merito a Giovanni Simeone, che ha dato tutto e può essere un punto di riferimento con un Zapata a meno del mezzo servizio. Il Toro aveva bisogno di una riscossa prima della sosta e c'è stata. Aver visto i granata giocarsela alla pari contro i viola, ben più attrezzati, è comunque un segnale prima di una lunga sosta, in attesa del ritorno in campo all'Olimpico contro la Roma.
Baroni conferma il 4-3-3 già schierato con Modena e Inter, con delle varianti. Di fronte a Israel, Pedersen e Biraghi sugli esterni, al centro Coco e il rientrante Maripan. In mediana Casadei, in compagnia del debuttante Asllani e della sorpresa Ivan Ilic. Davanti il tridente composto da Ngonge, Simeone e Vlasic. La Fiorentina risponde con un 3-4-2-1 e il tridente pesante Gudmundsson, Kean, Piccoli.
Il Torino affronta la Fiorentina con un atteggiamento della squadra che ha bisogno di riscattare in fretta l'umiliazione di San Siro: ad accoglierli c'è una curva Maratona che opta per una contestazione continua durante la gara, mettendo nel mirino squadra e società.I granata sono attenti in fase di non possesso e talvolta alzano il proprio baricentro in fase di costruzione bassa dei viola. Tre falli fischiati in pressione ai granata nei primi 6 minuti segnano una dichiarazione d'intenti. La prima occasione della prima frazione la imbastiscono i granata dopo 8 giri di lancette. Da rinvio di Israel, Casadei svetta di testa su Sohm. Ngonge fa arrivare il pallone a Vlasic, che pesca in area Simeone. L'argentino di prima premia l'inserimento di Casadei, che calcia troppo centrale sull'uscita di De Gea. E' un Toro propositivo, il più energico è il Cholito, che lotta e guadagna punizioni e al 19' fa ammonire Sohm. La Fiorentina nella fase centrale prende il controllo delle iniziative, senza però creare granché pericoli a Israel. Al 33' ci prova Kean da fuori area, calciando altissimo col mancino. Ben più pericolosi un minuto dopo i viola con la progressione palla al piede di Sohm. Lo svizzero premia l'inserimento dietro i difensori di Piccoli, che si trova di fronte a Israel. L'uruguaiano risponde presente in uscita su un tiro comunque centrale. Finisce sul taccuino dell'arbitro anche Vlasic per un pestone a Dodò: giallo per il dieci granata. Il Toro nel finale di prima frazione si rende pericoloso inizialmente con Ngonge al 39' in solitaria, con una conclusione di sinistro piuttosto innocua: blocca De Gea. Il portiere ex United non ha problemi nemmeno sul tiro da fuori di Casadei dopo una progressione palla al piede, ma deve superarsi sulla migliore occasione dei granata nel primo tempo. Ilic pesca da sinistra Simeone con un cross rasoterra. Simeone calcia sotto la traversa, ma De Gea è miracoloso nel salvare i viola con la mano di richiamo.
La Fiorentina attua subito un cambio: dentro Fagioli e Kouadio, al posto di Sohm e Comuzzo. I viola monopolizzano le prime battute di seconda frazione con la circolazione palla volta ad innescare i punti di riferimento in attacco. Maripan rischia su un movimento spalle alla porta di Piccoli: c'è una piccola trattenuta, ma nulla che possa indurre al fischio del direttore di gara. Il Toro in transizione riesce ad essere pungente, sempre con Simeone che al 52' innesca Ilic al cross basso dal versante destro dell'area di rigore, ribattuto dalla difesa. Dal parapiglia innescatosi conseguente calcia debolmente, col pallone anche in questo caso allontanato dalla sagoma di un difensore. Sul capovolgimento di fronte ci prova prima Mandragora da fuori area, colpendo il muro, poi tocca a Israel mettersi in mostra su un colpo di testa ravvicinato di Dodò da posizione defilata. E' un secondo tempo ad alta velocità di crociera, con continui capovolgimenti di fronte. Vlasic lavora bene il mezzo al campo al 58', quando innesca Ngonge che arriva sul fondo. La viola qualche secondo dopo si fa vedere in avanti con una ripartenza condotta da Gudmundsson, che porta a un angolo. Il corner crea pericoli ai granata, con un colpo di testa ad allontanare che rischia di favorire Ranieri sul secondo palo, ma la conclusione del viola termina sull'esterno della rete. Al 62' è il momento degli applausi per Giovanni Simeone, che lascia il posto a Ché Adams. Lo scozzese si rende subito partecipe negli scambi nello stretto dei granata. Dopo l'ora di gioco, il Toro alza i giri del motore, guadagnando due corner. La Fiorentina non si fa intimorire e al 72' va vicinissima al gol del vantaggio. Da una punizione battuta da Fagioli, Gosens svetta di testa sul secondo palo. A Israel praticamente battuto, arriva la palla da due passi a Kean che clamorosamente butta fuori, ma Abisso in precedenza aveva ravvisato un fallo di Ranieri su Biraghi. Il vantaggio viola, dunque, non sarebbe comunque arrivato. Al 75' Baroni chiama Ilic in panchina per Gineitis e piazza Lazaro a sinistra al posto di Biraghi, mentre Pioli si gioca la carta Dzeko al posto di Piccoli. Il ritmo del match sembra però man mano abbassarsi, anche per le diverse interruzioni. Baroni si gioca le ultime fiches con Tameze e Aboukhlal al posto di Asllani e Ngonge, ma è la Fiorentina a premere maggiormente. I granata cercano di colpire in ripartenza, guadagnando cross interessanti, ma al termine dei quattro minuti di recupero il risultato non si schioda dallo 0-0.
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