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TURIN, ITALY - OCTOBER 18: Marco Baroni, Head Coach of Torino, looks on prior to the Serie A match between Torino FC and SSC Napoli at Stadio Olimpico di Torino on October 18, 2025 in Turin, Italy. (Photo by Valerio Pennicino/Getty Images)
Al termine della sfida tra Torino e Napoli, valevole per la settima giornata di campionato, l'allenatore del Torino Marco Baroni è intervenuto in conferenza stampa per fornire un commento sul match. Di seguito le risposte alle domande dei giornalisti presenti in sala conferenze allo Stadio Olimpico Grande Torino.
Mister, l'analisi della partita. Vede una continuità di prestazione. Alla fine ha pensato "oh no di nuovo?"
"Giocavamo contro i campioni d'Italia, una squadra fortissima. Sapevamo delle difficoltà della partita e dovevamo immergerci con tanta dedizione e anche chi è entrato ha dato un grande contributo. Ci prendiamo questa vittoria, ma ci rimettiamo a lavorare perché abbiamo margini di miglioramento importanti"
Il Torino può aggrapparsi a Simeone?
"Ho sempre apprezzato questo giocatore. Adesso ho la fortuna di allenarlo. Io vedo un uomo straordinario, un professionista che dà l'esempio a tutti. Da questo punto di vista è particolare. E' con questo valore di uomini che si può fare qualcosa di più importante".
Ha funzionato la coppia Simeone-Adams?
"In settimana Ngonge non era stato benissimo e ho seguito attentamente le prestazioni di Adams in nazionale. Ha recuperato un giorno e già il giorno dopo stava bene. Avevamo bisogno di questa mobilità e lo abbiamo fatto bene, perché nel primo tempo, al di là del palo, abbiamo avuto anche un'altra occasione. Ci siamo mossi bene e abbiamo dato profondità. Siamo riusciti a farli correre indietro. Il Napoli è una squadra che ha un palleggio importante e abbiamo deciso di fare una partita più bassa ma a livello di pressione abbiamo fatto bene. Nel secondo tempo sono calate l’energia e c’era timore, dobbiamo abituarci, ma la squadra farà questo passo".
Ha percepito un cambiamento nei suoi ragazzi?
"Ho percepito già prima di Roma qualcosa di diverso. Fa parte di un percorso e se da queste difficoltà ne esci, ne esci più convinto. Oggi c’era la dedizione che ci vuole ed è quello che la squadra deve fare e incrementare ancora di più".
Oggi ha la sensazione di dire “questa è la strada giusta”?
"Non ho cambiato perché non avevo le idee chiare. L’allenatore ha il dovere di seguire alcune situazioni di squadra, di giocatori che stanno crescendo nella prestazione sia fisica che mentale. Eravamo alla ricerca di una solidità, di una compattezza. Per adesso questa è la strada e continuiamo così, ma non escludo altre soluzioni".
Quanto rappresenta per lei questa vittoria? Cosa ha provato nel suo cuore vedendo una curva illuminata che urlava "Vi vogliamo così"?
“Vi vogliamo così” lo dico anch’io alla squadra. Io non penso mai a me, ma alla squadra. E’ la squadra che mi porta dove voglio arrivare. Dobbiamo muovere noi il primo passo e la squadra lo farà. Questa è stata una bella serata, in casa la prima e questa deve tracciare una linea guida".
Qual è la cosa più importante che deve capire la squadra prima di domenica prossima?
"Dobbiamo partire da questo tipo di prestazione. Faremo una settimana di grande umiltà, ferocia e attenzione. Il risultato ti dà qualcosa ma è il lavoro che ti dà qualcosa in più".
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