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Torino-Udinese 2-0, Vanoli: “Dall’Udinese all’Udinese, si è chiuso un cerchio”

Le dichiarazioni del tecnico del Toro al termine della sfida tra granata e bianconeri valida per il 33° turno di Serie A
Redazione Toro News
Torino-Udinese 2-0, Vanoli: “Dall’Udinese all’Udinese, si è chiuso un cerchio”- immagine 2

Al termine di Torino-Udinese, gara valida per il 33° turno di Serie A, il tecnico granata Paolo Vanoli ha commentato la partita ai microfoni di Sky Sport. Di seguito le sue dichiarazioni.

Nel girone di ritorno un cammino da Europa. E avete svoltato all’andata contro l’Udinese. Ma l’abbiamo visto arrabbiato per alcune giocate dei suoi. Un messaggio per il futuro?“Volevamo a tuttii costi questa vittoria. A volte, specie in questa parte finale, le vittorie dobbiamo cercarle. Oggi è importante per consolidare il decimo posto. Eravamo in emergenza, erano fuori Ilic, Vlasic e Lazaro. Ma ho sempre detto che siamo stati un gruppo. Oggi ha fatto gol un ragazzo (Dembele) che io ho avuto e che è entrato, Perciun ha esordito. Poi abbiamo tanto da migliorare e lo sappiamo”.

Ora siete arbitri del campionato. Avete Napoli e poi l’Inter…“Non guardo quello. Guardo alla prossima partita. Andiamo a Napoli, sappiamo cosa si giocano, ma anche noi sappiamo dove dobbiamo arrivare. Loro sono una squadra forte e l’ambiente sarà caldo, ma è bello misurarsi con queste partite, solo così puoi crescere. Andremo lì a testa bassa e cercheremo di fare il massimo per portare via punti”.

Non c’è Zapata, ma avete segnato più gol dell’anno scorso quando c’era lui…“Dopo il suo infortunio abbiamo avuto un attimo di assestamento, oltre a essere un gran giocatore era leader dello spogliatoio. Il suo infortunio l’abbiamo pagato a caro prezzo, abbiamo perso un punto di riferimento in campo e fuori. Abbiamo dovuto cambiare. Abbiamo alzato il baricentro per metterci a quattro e per avere più gol dai centrocampisti. Tutto è partito da Udine. Da Udine all’Udinese. E’ un fatto di mentalità. Anche oggi non siamo stati belli ma saper soffrire fa parte del calcio. Se la sofferenza la alleni in settimana, in partita poi la riconosci. Dobbiamo fare meglio, ma oggi eravamo in emergenza totale: fuori anche Lazaro e Vlasic, ma in mezzo al campo avevamo un 2004 e abbiamo fatto esordire un 2006. Chi è entrato ha fatto bene, è lo spirito che ci ha contraddistinti nel girone di ritorno. Anche a Como non meritavamo di perdere, ma abbiamo pagato un errore in fase difensiva”.