Le parole del tecnico granata ai microfoni di Torino Channel.
Le Voci
Torino-Udinese 2-0, Vanoli: “Dall’Udinese all’Udinese, si è chiuso un cerchio”

Un commento sulla partita. “Volevamo a tutti i costi 3 punti. Primo perché era in casa, poi perché era uno scontro importante. Abbiamo giocato contro una squadra forte fisicamente. Noi eravamo in emergenza, ma i ragazzi sono stati bravi. Il primo tempo potevamo essere più aggressivi nei contrasti. Infatti, quando l’abbiamo fatto abbiamo segnato. Nel secondo tempo abbiamo saputo soffrire. Dobbiamo guardare avanti sempre con la testa per migliorare”.
È soddisfatto nel complesso? “Sono soddisfatto per la situazione emergenze. A livello di gioco dovevamo avere più qualità, soprattutto nelle ripartenze, abbiamo avuto frenesia e non siamo stati lucidi. Ora ci aspetta una partita difficile, sappiamo che dobbiamo soffrire in un clima importante. Vogliamo portare via dei punti”.
È la ciliegina sulla torta di Dembelé il gol? “Ho sempre detto che il sacrificio premia. Lui lo conosco perché ho avuto la fortuna di averlo a Venezia. Se lo merita. Deve essere l’esempio che non basta la presenza ma bisogna essere continui. Lui è forte, è cresciuto tanto. A gennaio abbiamo deciso con la società di non mandarlo in prestito per farlo crescere con noi. Grande merito suo”.
Anche Perciun…è la dimostrazione che ha un occhio per i giovani? “Sempre. Ho fatto una riunione con tutti questi giovani vicino a noi e gli ho detto di credere perché li seguo. Siamo in continua comunicazione con l’allenatore della Primavera, anche perché a me i giovani piacciono. Non ci dimentichiamo Njie… Però penso che non si debbano accontentare, devono rimanere con i piedi per terra. Devono sapere che è l’inizio e magari il sabato dopo vanno con la Primavera”.
Contro il Napoli loro si giocano lo scudetto. Che sfida sarà? “Una sfida importante. Questo girone di ritorno ci consente di essere lì a lottare per l’Europa (guardando solo questo girone) e dobbiamo essere convinti che andiamo in un clima infuocato. Dobbiamo andare lì con personalità, sapendo che dovremo anche soffrire. Ma dobbiamo imparare da queste partite”.
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