La vittoria con il Pisa e quello che ne deriva. I temi riguardanti il Torino sui giornali di oggi, sabato 27 settembre, sono legati al passaggio del turno in Coppa Italia e ai tanti dubbi che la gara ha lasciato aperti, e a livello di campo, e a livello extra-campo. Tra i protagonisti, senza dubbio Urbano Cairo, sia per le dichiarazioni rilasciate sia per la grande contestazione che c'è stata anche contro il Pisa. Sulle prime ha posto l'accento l'edizione di Torino del Corriere della Sera, che ha voluto sottolineare una parte specifica nel discorso del patron granata, quella legata alla necessità di chiudere prima le partite per non rischiare: "«Il primo tempo è stato molto buono, paradossalmente abbiamo fatto meno bene nel secondo: abbiamo creato due o tre palle gol importanti ma avremmo dovuto chiuderla prima. Quando si cerca di controllare la partita senza fare il secondo o terzo gol, poi si rischia di subirlo» analizza il presidente granata".

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Cairo perde nuovi contestatori, Adams è stizzito: i temi granata sui giornali
Sul secondo aspetto, invece, si è concentrato La Stampa. Nella sfida contro il Pisa si è presentata una contestazione molto evidente, con meno di 10 mila spettatori e il primo tempo lasciato vuoto dalla quasi totalità del tifo organizzato. Una protesta silenziosa, che però si è fatta sentire, obiettivo esposto dai tanti manifesti lasciati dagli ultras. Una contestazione frutto di risultati che non arrivano, di titoli che mancano da oltre trent'anni e di mancanza di ambizione percepita. Ma queste mancanze hanno conseguenze anche più gravi: "I sostenitori sono rimasti 409 mila in Italia, il Toro è il club che nelle ultime due stagioni ne ha persi di più, l’11,5% secondo i dati Ipsos" scrive il quotidiano. Un'inchiesta quella realizzata da La Stampa, che ha raccolto il parere di alcuni giovani tifosi, che hanno di fatto sostenuto la difficoltà di tifare Toro, il dispiacere nel vedere a Torino così pochi tifosi granata e la volontà, il desiderio di vedere i propri idoli vincere. E magari rimanere al Torino, senza il bisogno di perdere punti di riferimento: chiedere a tutti i fan di Belotti...
Riguardo alle questioni di campo, invece, è tema da trattare quello legato all'attacco. La Gazzetta dello Sport dedica un approfondimento a Simeone. Il "Cholito" da quando è arrivato si è preso il Toro. In campo sono evidenti le sue qualità, sia come punta di inserimento che quasi come falso nueve, con tutti i movimenti a ricevere palla nelle zone più basse del campo, ma quel che ha conquistato i tifosi è stato la sua grinta. Un giocatore che corre, fatica e si sacrifica per la squadra, con un vero e proprio "Spirito Toro", che lunedì contro il Parma tornerà tra i titolari.
Chi non è molto felice della titolarità dell'argentino è invece Ché Adams, come sottolinea Tuttosport. Lo scozzese in questo inizio di stagione non sta avendo lo spazio del suo primo anno in granata, e le cose potrebbero anche peggiorare con il rientro definitivo di Zapata. Di fatto l'ex Southampton è stato titolare soltanto in Coppa Italia, contro Modena e Pisa, ma venendo sostituito al 60' e al 65'. Nelle sfide di campionato, soltanto panchine, subentrando nel secondo tempo a Simeone o per un breve sprazzo contro l'Atalanta giocandoci insieme. E intanto rimane ancora a secco. Un gol lo aiuterebbe, anche a livello di morale. E ce n'è bisogno, vista la rabbia con cui è uscito dal campo nel secondo tempo della gara contro il Pisa. Un gol farebbe certamente bene allo scozzese, che pure è stato "scagionato" da Baroni: "Per me che Adams sia uscito seccato ci può stare. La cosa importante è che in campo i giocatori diano tutto quello che hanno" ha spiegato il tecnico ai giornalisti presenti all'Olimpico Grande Torino per i sedicesimi di Coppa Italia.
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