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Dall’evoluzione di Tameze a Cairo il motivatore: i temi granata sui giornali

Enrico Penzo
Enrico Penzo Redattore 
I temi granata sui principali giornali in edicola

Settimana del derby, i giorni passano e la data del match si avvicina. Torino si prepara a vivere il match più sentito della stagione ed anche i giornali si focalizzano proprio su questo incontro. Nell'edizione odierna di Tuttosport il tema centrale è proprio il match tra granata e bianconeri. Il quotidiano nelle pagine dedicate al Toro parla anche di Cairo: "Ieri il presidente Cairo ha fatto tappa al Filadelfia, con l’intenzione di rinnovare quel momento anche domani, alla vigilia della sfida dell’Allianz. Il patron granata ha scelto di essere presente per dare il proprio contributo in vista di una partita attesa e che nei suoi vent’anni la squadra è riuscita a vincere una sola volta".

Anche La Gazzetta dello Sport nelle proprie pagine si è concentrata sul derby, presentando la coppia d'attacco granata: "Giovanni da Buenos Aires e Che da Leicester . Sangue argentino, cuore scozzese: Simeone e Adams sono le due facce di una stessa medaglia, di un duo d’attacco che si cerca, si annusa e – soprattutto - si trova. Sono stati il punto di inizio di un progetto, di un’idea spuntata fuori nelle viscere d’agosto e cresciuta tra allenamenti e prove in partita: puntare su un modulo a due punte, virando sulla difesa a tre e un centrocampo folto con cinque uomini".

L'edizione odierna del Corriere della Sera si focalizza su Ismajli, che affronterà il suo primo derby della Mole: "Il primo derby non si scorda mai e tra i tanti granata alla primissima stracittadina della Mole c’è Ismajli, dotato di quello spirito guerriero ideale per giocare «la partita», come è stata etichettata dal tecnico Baroni la sfida di sabato (ore 18, arbitra Zufferli) all’Allianz Stadium".

La Stampa dedica spazio ad Adrien Tameze, che anche quest'anno è partito in silenzio, ma con il tempo è diventato un leader in campo: "Gli è bastato un mese per tornare al centro della scena, rispolverando un ruolo e un'idea già applicata da Juric nel 2023, quando il tecnico croato - dopo averlo voluto fortemente al Toro - lo impiegò proprio in quella posizione per mancanza di centrali affidabili".