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“Non c’era rigore per la Lazio”: i temi granata sui giornali

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Un risultato che sta stretto a entrambe le squadre e un rigore che... La rassegna stampa di Toro News
Davide Bonsignore Redattore 

Lazio-Torino 3-3 ed è questo il tema principale che si può leggere sui vari quotidiani nelle pagine dedicate ai granata. Non solo questo, però, perché nell'edizione di Torino del Corriere della Sera c'è spazio anche per qualche riga dedicata ad una splendida intervista di Timothy Ormezzano con Ruggero Radice, il figlio di Gigi. Nel quotidiano si leggono, da parte del figlio dell'allenatore dello scudetto del '76, tanti riferimenti a cos'è per lui e cos'era per il padre il Torino, accenni di vita personale e racconti su com'era veramente "il tedesco", che, come Ruggero Radice ha raccontato, esprime soltanto una parte del carattere del padre: "Lui era rigoroso e severo durante gli allenamenti, è vero. Poteva essere duro, con i giocatori, a volte molto diretto, ma mai scorretto". 

Spostandosi sulla partita dell'Olimpico troviamo gli altri quotidiani, le cui preferenze a livello di giocatori sono interessanti perché discordanti. La Gazzetta dello Sport, per esempio, assegna la sufficienza a tutti i giocatori del Torino, eccezion fatta per Lazaro e Dembelé, con il 5. Tra i migliori, poi, si trovano cinque giocatori con il 7 in pagella: Asllani, fulcro del gioco granata, addirittura "il migliore" secondo la rosea, Ngonge, gli autori del gol Adams e Simeone, e Nkounkou. L'esterno belga è riuscito a dare continuità alla buona prestazione di Parma: in maniera meno spettacolare, ma si è comunque mostrato fondamentale nelle offensive granata. Nkounkou, va detto, è entrato nel secondo tempo ma è entrato veramente bene. Costanza, quantità, solidità in fase difensiva e gamba in fase offensiva: il Torino, adesso, non può e non deve più privarsi di lui per 63 minuti.

Le pagelle de La Stampa differiscono per alcune cose. Secondo il quotidiano piemontese il migliore in campo è uno e uno solo: Ché Adams, con il 7,5. Segue Simeone con il 7 e dietro ancora Nkounkou, Pedersen e Masina on il 6,5. Tra i peggiori, però, i voti bassi non si sprecano: Dembelé prende 4, dopo il clamoroso errore che ha portato al rigore e quindi al pareggio laziale. 4,5 per Lazaro, 5 per Masina e insufficienza, un po' a sorpresa, anche per Vlasic e - e questa è la vera sorpresa - Ngonge, ritenuto dal quotidiano colpevole di aver sbagliato un'occasione troppo grande al 24'.

Da ultimo, Tuttosport propone una visione dei minuti di recupero che farà infervorare i tifosi granata. Nella consueta rubrica "Fischia CalVARese", dove a raccontare la moviola è l'ex arbitro Gianpaolo Calvarese, emerge un'analisi che renderebbe il pareggio della Lazio decisamente illecito. Secondo Calvarese, il rigore procurato da Coco ai danni di Noslin, non c'è. Il contatto sul campo è stato ritenuto non falloso da Piccinini, che ha lasciato proseguire l'azione. Tuttavia, richiamato al VAR, il fischietto di Forlì ha deciso di assegnare il rigore. Secondo Calvarese è proprio questo l'errore: se assegnato sul campo, sarebbe stato accettabile, ma con le inquadrature disponibili all'On Field Review diventa un rigore assolutamente da non dare. Questo perché, come riporta Calvarese su Tuttosport, "l'impatto è alto e minimo, e Noslin cerca il contatto lasciando scivolare il piede d'appoggio". Si tratta, dunque, di un errore, secondo Calvarese, che non avrebbe fischiato il rigore che poi, al 103', ha portato al 3-3 della Lazio.