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Rassegna stampa

Zapata attende, Simeone non può più… E Casadei? I temi granata sui giornali

Davide Bonsignore Redattore 
Approfondimenti sulle varie zone del campo in vista di Roma: la rassegna stampa di Toro News

A parlare e far parlare è Urbano Cairo, che nella giornata di ieri ha avuto modo di rilasciare tante dichiarazioni. Tuttavia, il rientro in campionato si avvicina e non può essere argomento da sottovalutare. E' così che Tuttosport decide di regalare un approfondimento all'attesissimo ritorno del bomber e capitano Duvan Zapata. Il colombiano è un attaccante di grande prestanza fisica e in quanto tale temibile ma anche soggetto a infortuni: se si sommano i giorni passati ai box nella totalità dei 17 infortuni avuti in carriera si ottiene una cifra incredibile. Si parla di 844 giorni, quasi due anni e mezzo. Ora Zapata sta tornando, il suo rientro sarà graduale ed è probabile che Baroni deciderà di regalargli soltanto pochi minuti all'inizio, magari già contro i giallorossi. Ma intanto, come racconta il quotidiano, i tifosi sono già entusiasti e lo sono anche i compagni, che in allenamento gli hanno intonato cori incoraggiandolo e acclamandolo.

Anche La Stampa parla d'attacco ma lo fa sotto il punto di vista di un altro sudamericano: il Cholito Simeone. Arrivato dal Napoli, l'ex Verona "non esulta per un gol da cinque partite consecutive, considerando ance le ultime tre della passata stagione". Con Zapata che sta rientrando e Adams a segno in Nazionale, l'argentino deve stare attento e carburare se vuole guadagnarsi un posto per tutta la stagione. A maggior ragione se si considera che su di lui ci sono determinate aspettative, legate ai dati: al debutto in nuovi club si è sempre sbloccato al più tardi alla quarta giornata. Poi il Cholito è una punta da 300 presenze in Serie A, 73 gol in 17139 minuti e la media di una rete ogni 235: sono dati da giocatore che scalpita per segnare, e i tifosi con lui.

Si sposta più indietro nel campo, invece, La Gazzetta dello Sport, che premia un Casadei in crescita. Il centrocampista scuola Inter ha però bisogno di conferme. Se contro i nerazzurri tutta la squadra non ha sfornato la propria miglior prestazione, per usare un eufemismo, contro la Fiorentina l'ex Chelsea si è distinto: 2 tiri (dato prevalente nei granata), 2 sponde in zona offensiva (idem), 10 duelli vinti su 18 e per quelli aerei addirittura 10 su 13. Un giocatore a cui, nell'ultima giornata, è stata negata la gioia del gol soltanto da un superlativo De Gea. Nonostante la giovane età (22 anni), su di lui ci sono tante aspettative, complici Pallone e Scarpa d'Oro nell'ultimo Mondiale Under 20, complice l'investimento economico fatto per lui, complice il curriculum internazionale. A Roma lo aspetta una prova non facile, contro il solido centrocampo giallorosso composto da Cristante e Manu Koné: una sfida che se Casadei saprà superare varrà un appunto positivo sui taccuini degli uomini azzurri di Gattuso, che saranno presenti domenica all'Olimpico.

Se ci spostiamo ancora più di indietro, poi, troviamo l'edizione di Torino del Corriere della Sera, che l'approfondimento lo dedica a Niels Nkounkou. Il terzino francese in questa sosta si è dedicato completamente ad apprendere il gioco di Baroni e contro la Roma spera di trovare già il suo esordio in quello che sarà il sesto campionato europeo in carriera, dopo le esperienze in Francia, Inghilterra, Belgio, Galles e Germania. Per lui esperienze significative, tra la chiamata di Ancelotti e i 6 gol e 8 assist in 20 presenze al Saint Etienne. Quindi il Francoforte, il debutto con 29 gettoni, 3 gol e 3 assist e le 16 gare giocate in coppe europee. "I suoi idoli? Ronaldo e Mbappè. Per il mestiere di esterno, l’ispirazione arriva invece da Marcelo, secondo Niels «il migliore terzino sinistro che la mia generazione abbia visto»" conclude il quotidiano.