Un’ora e mezza di marcia, all’insegna dei colori granata. L’ennesima protesta dei tifosi del Torino contro il presidente Urbano Cairo si è conclusa davanti allo stadio Olimpico Grande Torino, dove i supporter si sono poi diretti per assistere alla partita contro l’Atalanta. Circa 5.000 i tifosi presenti complessivamente. Il corteo ha preso il via intorno alle 12, con il ritrovo davanti allo stadio Filadelfia, dove i sostenitori granata hanno iniziato a radunarsi. Sono stati distribuiti striscioni, bandiere con messaggi contro Cairo e fischietti. Alle 12.43 la marcia è partita ufficialmente.
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A Torino Cairo ancora contestato: in 5000 chiedono la cessione del club
I cori, scanditi a gran voce, hanno chiesto la cessione del club, alternando invettive contro il presidente ad altre rivolte al direttore sportivo Davide Vagnati. La prima tappa è stata Piazzale Gorizia, dove i tifosi hanno intonato il coro: "Ci deve sentire tutta la città". Da lì, la marcia è proseguita lungo via Galileo Ferraris, fino all’Inalpi Arena, per poi spostarsi su corso Agnelli e concludersi davanti allo stadio. Il tutto è accaduto senza tensioni, con le forze dell'ordine a presidiare la scena.
Il messaggio è stato forte e chiaro: la frattura tra piazza e il presidente, definito da uno striscione "la peggior sciagura dopo Superga", appare insanabile. Segnali di distensione, invece, verso la squadra: il pullman che portava i giocatori allo stadio per la sfida contro l'Atalanta è stato accolto da applausi.
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