La domanda sorge spontanea: valeva davvero la pena schierare un Torino con un approccio difensivo nel primo tempo? Marco Baroni ha preferito rinunciare alle due punte pure, ha tenuto in panchina Adams per inserirlo soltanto nel secondo tempo; ha iniziato con Simeone affiancato da Ngonge per una sorta di 3-5-1-1. Risultato? Il primo tempo del Torino è stato alquanto difensivista, mai un sussulto in avanti. La fase di non possesso è funzionata, la difesa granata ha dimostrato di essere notevolmente cresciuta rispetto all'inizio della stagione, però il Torino dei primi 45 minuti all'Allianz Stadium ha dato l'impressione della squadra rinunciataria scesa in campo semplicemente per strappare un punto. La scelta di rinunciare ad Adams e quindi alle due punte pure nel derby contro la Juventus è sembrata una scelta antitetica rispetto alle dichiarazioni della vigilia da parte dello stesso Baroni (e del direttore sportivo Davide Vagnati); il tecnico aveva infatti richiesto coraggio ma il coraggio di attaccare e di far emergere i limiti della Juventus nel primo tempo è mancato. La colpa di aver semplicemente gestito la prima frazione non è soltanto di chi è sceso in campo ma anche di alcune decisioni prese nell'undici iniziale dallo stesso tecnico.

Il Tema
Baroni e la strategia difensiva del primo tempo: era proprio necessaria?
I segnali di crescita del Toro: si doveva osare di più nel primo tempo
—I toni sembrano fin qui disfattistici sull'operato di Baroni nel derby. In realtà, va detto che Baroni è il primo allenatore dell'era Cairo a pareggiare un derby d'andata contro la Juventus. Va anche aggiunto che il Torino ha inanellato il sesto risultato utile consecutivo. Infine, va ribadito che i segnali di crescita dei granata sono incontrovertibili, altrimenti non si spiegherebbero i successi contro Roma e Napoli, il quasi successo sulla Lazio, il secondo tempo giocato a viso aperto contro la Juventus. Tuttavia, proprio aver visto un Torino più volte vicino al gol del vantaggio nel secondo tempo contro una Juventus ancora una volta abbordabilissima lascia il rimpianto per una strategia conservativa e difensivista nel primo tempo. Per carità, era impossibile pensare di dominare la scena all'Allianz Stadium dall'inizio alla fine, però qualcosa in più nel primo tempo si doveva fare e anche Baroni poteva proporlo. Dunque, il derby d'andata è stato giocato solo a metà dal Toro ed è un peccato considerando le attuali lacune dell'avversario.
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