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LECCE, ITALY - NOVEMBER 30: Cyril Ngonge of Torino FC in action during the Serie A match between US Lecce and Torino FC at Stadio Via del Mare on November 30, 2025 in Lecce, Italy. (Photo by Stefano Guidi - Torino FC/Torino FC 1906 via Getty Images)
"Mi aspetto di più, anche Cyril lo sa". Tra i giocatori chiamati ad alzare l'asticella c'è anche Ngonge. Venuto fuori in Italia proprio agli ordini di Baroni, il belga ha ritrovato il tecnico che lo ha lanciato dopo 18 mesi da comprimario a Napoli. Il rendimento, fino a questo momento, non è stato all'altezza delle grosse qualità del numero 26 granata.
Ngonge è partito al piccolo trotto, ha dovuto ritrovare la migliore condizione dopo un'annata in cui ha sì festeggiato lo scudetto, trovando però pochissimo spazio a Napoli. Il passaggio al 3-5-2 e il lancio della coppia Adams-Simeone ha quindi ridotto il minutaggio del belga, costretto anche a fare i conti con alcuni acciacchi fisici. Un retroscena svelato in conferenza stampa da Baroni. "Quando è arrivato non era in perfette condizioni, si è trascinato una pubalgia", ha spiegato il tecnico.
Ngonge si è dunque trovato a fare i conti con un infortunio particolarmente fastidioso, che non lo ha completamente escluso dai convocati ma lo ha comunque limitato. Ora il peggio dovrebbe essere alle spalle e Baroni si aspetta che uno dei suoi fedelissimi torni a essere determinante. "Quello che ricerco insieme a lui è la continuità di giocata e di presenza nel corso di una partita. Cyril è un ragazzo giovane e intelligente, presto troverà la condizione per fare la differenza in campo".
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