Uno dei migliori giocatori della scorsa stagione nel Torino di Paolo Vanoli è stato senza dubbio Ché Adams. L'attaccante scozzese era stato in grado di mettere a referto ben 10 gol e 4 assist nelle 38 presenze accumulate tra Serie A e Coppa Italia nel corso della sua prima stagione all'ombra della Mole. Sia prima che dopo l'infortunio di capitan Zapata, il centravanti ex Southampton era stato un vero e proprio punto di riferimento per la squadra e aveva trascinato spesso i suoi compagni anche con gol e prestazioni decisive. Adams sentiva la fiducia di Vanoli ed era pienamente al centro del progetto Toro ma quest'anno qualcosa sembra essere cambiato.

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Baroni sta perdendo Adams? Lo scozzese appare sempre più ai margini nel Toro
L'avvio di stagione di Adams con il Torino è deludente
—In questi primo mese e mezzo di stagione invece si contano sette presenze per Adams di cui cinque in campionato ma nessuna da titolare e le altre due sono arrivate in Coppa Italia quando è sceso in campo dal 1' ma venendo sostituito al 60' e al 65'. Per il numero 19 granata si sta dimostrando molto difficile riuscire a imporsi in questo inizio di seconda annata al Toro e infatti è ancora a quota zero gol e zero assist. Come si evince dalle statistiche di SofaScore, sono però anche altri i dati negativi per lo scozzese che ha una media 0,57 tiri a partita e appena un tocco di media nell'area avversaria. Per lui anche poca ispirazione nei dribbling fin qui visto che gliene sono riusciti lo 0,43% da agosto a oggi. Il tecnico Marco Baroni gli ha concesso poco spazio fino a questo momento e lui non riesce e far vedere le sue ottime doti messe in mostra l'anno scorso.
La concorrenza di Simeone gli ha tolto spazio e c'è pure il rientro di Zapata
—Sembra infatti sempre di più un giocatore che Baroni sta perdendo e che non riesce a far brillare (come tanti altri giocatori) nel suo Toro. La concorrenza del nuovo arrivato Giovanni Simeone e del rientrante dall'infortunio Duvan Zapata tolgono poi ancora di più lo spazio in campo ad Adams, una situazione che avevamo già previsto ad agosto. Contro il Pisa lo scozzese classe 1996 è partito da titolare ma non ha inciso ed è sembrato aver tanta voglia di mettersi in luce per guadagnare fiducia, pur senza riuscirci davvero e poi nel corso della ripresa è stato anche sostituito. Al momento del cambio è sembrato infastidito e questo testimonia come ci tenesse a fare bene per uscire da questo momento complicato sia per lui che per il Torino. Una soluzione per consentirgli di avere un maggior minutaggio sarebbe quella di un attacco a due punte che darebbe modo sia a lui che a Simeone di giocare con continuità in attesa del pieno rientro nelle rotazioni di Zapata che i tifosi sperano possa essere un'ancora a cui aggrapparsi per uscire dalle tenebre.
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