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TURIN, ITALY - SEPTEMBER 25: Isak Vural of Pisa is challenged by Cyril Ngonge of Torino FC during the Coppa Italia match between Torino and Pisa at Stadio Olimpico on September 25, 2025 in Turin, Italy. (Photo by Valerio Pennicino/Getty Images)
Sicuramente la vittoria del Torino contro il Pisa, in Coppa Italia, serve alla squadra granata per approdare agli ottavi di finale ed affrontare la Roma ma non distoglie i dubbi sul gioco e sulla qualità. Impossibile non riconoscere la sofferenza nei minuti finali degli uomini di Baroni che in undici contro dieci, per l’espulsione di Cuadrado, non sono mai riusciti a chiudere la partita portandola fino al 95 minuti con la parata di Paleari che ha salvato il risultato.
Questione di carattere? Paura di vincere? Ambedue le cose ma anche quella mancanza di qualità che ti dovrebbe far vincere con tranquillità una partita contro una neo promossa, zeppa di ragazzini di 17 e 18 anni, eccezion fatta per il vecchio Albiol. Proprio questo non toglie i tanti dubbi sulla consistenza della compagine granata che già contro il Parma dovrà vedersela con giocatori più esperti. La stranezza è che il Toro dopo un buon primo tempo ha piano piano tirato i remi in barca facendo prendere metri e campo ai nerazzurri tant’è che i ragazzi di Gilardino si sono portati sovente in attacco segnando anche due gol in fuorigioco oltre all’azione finale con tiro di Travoni e super parata di Paleari salva risultato.
Quello che si è visto di positivo durante la gara è stato l’esordio di Nkounkou a sinistra, ha fisico, piede educato ed è stato bravo a difendere, sicuramente una buona alternativa a Biraghi. Bene nel primo tempo Casadei, sicuramente il migliore in campo, oltre a segnare il gol della vittoria si è mossa bene ed è stato finalmente sempre nel vivo del gioco per poi però perdersi nel secondo tempo non tanto per colpa sua ma perché tutta la squadra ha abbassato il baricentro regalando spazi agli avversari.
In realtà per onore di cronaca già dopo i primi venti minuti del primo tempo il Toro si era fermato sui suoi passi con il Pisa che ha iniziato a prendergli le misure. L’attacco granata non ha prodotto molto e soprattutto Adams ha fatto tanta fatica a entrare nel vivo del gioco. Questo modulo di certo non agevola lo scozzese che non è una prima punta. D'altronde le uniche vere occasioni da gol sono arrivate da due colpi di testa di Casadei ,uno andato a segno, e un tiro di Pedersen con Scuffet ad esaltarsi in bella respinta volante. In realtà un attaccante granata l’occasione l’ha avuta e si tratta del marocchino Aboukhlal che solo soletto in contropiede si è mangiato il gol della sicurezza a tu per tu con l’estremo difensore pisano.
La retroguardia granata ha retto abbastanza bene il confronto con i diretti avversari, bravo soprattutto Ismajli, sicuramente il più bravo tra i centrali in organico. Ma ricordo che gli attaccanti del Pisa non sono giocatori dal gol facile e sono praticamente semi esordienti nel massimo campionato italiano.
Alla fine l’obiettivo per i granata è stato raggiunto ma servirà ancora tanto lavoro e abnegazione per raggiungere una salvezza tranquilla. Ad oggi questa squadra ha grossi limiti di tenuta senza contare che la qualità è quella che è.
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