3 è il numero chiave per Lazio-Torino. 3 sono i gol della formazione di Sarri, 3 sono i gol della formazione di Baroni, 3 sono gli ammoniti tra i biancocelesti, 3 sono gli ammoniti tra i granata. La sfida dell'Olimpico è stata imprevedibile, soprattutto nel finale, momento in cui il direttore di gara, Marco Piccinini, si è dovuto rendere protagonista. Gli episodi chiave si concentrano nei minuti di recupero, tra il gol di Coco, la rissa e il rigore poi realizzato da Cataldi. Per il resto, la gestione generale della partita del fischietto di Forlì è stata valida, anche se qualcosa da segnalare a proposito di gialli dati - o non dati - ci sarebbe...

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Lazio-Torino, la moviola: bene sugli episodi chiave, ma la gestione dei gialli…
Lazio-Torino, gli episodi chiave: tutto corretto nel recupero
—Come detto, a livello arbitrale gli episodi chiave si sono concentrati nei minuti di recupero. Al momento dell'assegnazione dei 4 minuti di extra-time, la partita si presentava sul 2-2. A sbloccare tutto la rete di Coco, arrivata al 93' con un colpo di testa sugli sviluppi di un calcio d'angolo. Primo momento chiave, perché la rete è stata convalidata ma solo dopo un check al VAR. Indagata la posizione di Maripan al momento del cross di Masina: il difensore cileno si trovava in posizione di fuorigioco geografico, ma senza che potesse interferire con l'azione. Dunque gol e 2-3. I minuti di recupero nel frattempo, tra gol, esultanza e VAR sono aumentati, così la Lazio ha potuto portarsi in area di rigore dove Noslin è stato atterrato proprio da Coco. Inizialmente Piccinini ha lasciato correre e questo ha fatto infuriare i laziali: rissa, scontri e giocatori per terra, con Castellanos correttamente ammonito. In questo caso, il direttore di gara stesso si è avvicinato al monitor a bordocampo e ha sentenziato: rigore per la Lazio e ammonizione per Maripan. Corrette entrambe le decisioni: Coco si scaglia contro Noslin impedendogli di proseguire l'azione e senza nessuna possibilità di toccare il pallone, mentre Maripan colpisce di petto Castellanos facendolo rovinare a terra. In questo caso non si tratta di condotta violenta ma di gesto antisportivo, dunque corretta l'ammonizione. Nulla da dire per quanto riguarda gli episodi chiave.
Lazio-Torino, sui gialli qualcosa da rivedere...
—La premessa è che in linea generale tutte le ammonizioni sono state corrette. Il fischietto di Piccinini, o meglio, il suo cartellino, è stato abbastanza permissivo, lasciando correre su alcuni contatti dubbi. Tuttavia, se è vero che sono stati assegnati correttamente i cartellini, qualcosa da rivedere c'è... Per esempio, al 20' Piccinini fischia un fallo a Simeone per una scivolata su Basic. In diretta non era facilissimo da vedere, ma il contatto neanche c'è e, rivedendolo, sarebbe stato assolutamente corretto ammonire il centrocampista biancoceleste per simulazione. 12 minuti dopo è ancora Simeone che si rende protagonista, ma dall'altra parte: al limite dell'area della Lazio cade a terra, ma Piccinini lascia correre. Sugli sviluppi della stessa azione, Asllani commette un'infrazione ed è giustamente sanzionato. Tuttavia, il fallo dell'albanese è stato commesso dopo il mancato fischio per il contatto sulla punta granata, quindi questo ha ribaltato la situazione. Nel secondo tempo, invece, è Cancellieri a meritare il giallo. La gran parte delle sanzioni nella gara dell'Olimpico è arrivata per falli tattici, e quello dell'autore della doppietta biancoceleste è decisamente tale: Cancellieri si appende letteralmente a Nkounkou, fermandolo. Un piccolo accenno di reazione del francese fa scaldare gli animi, ma si placano subito. Manca comunque la sanzione per il giocatore biancoceleste. Al di là di questi episodi, si può comunque parlare di una gestione positiva da parte di Marco Piccinini.
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