Le operazioni di mercato del Torino: tre riflessioni su Elmas

Il mercato invernale del Torino, dopo tanta attesa, ha portato alla corte di Vanoli il primo rinforzo: Eljif Elmas. Ufficializzato in mattina l'arrivo del macedone, che già mercoledì aveva svolto tutto l'iter di rito che coinvolge ogni trasferimento. Dopo essere atterrato a Malpensa intorno all'ora di pranzo, Elmas aveva infatti raggiunto Torino per le visite mediche e in tarda serata si è recato in sede per firmare il contratto con il club. Come di consueto, dopo ogni operazione di mercato in casa granata, ci apprestiamo a fare le nostre classiche tre riflessioni. Il primo elemento da prendere in considerazione parlando di mercato è la formula del trasferimento. Il Torino ha raggiunto un accordo con il Lipsia sulla base di un prestito con diritto di riscatto, tipologia di operazione a cui il club granata è spesso ricorso negli ultimi anni e che consente di valutare un giocatore sotto tutti gli aspetti (da quello tecnico alla tenuta fisica) prima dell'acquisizione a titolo definitivo. Sicuramente una formula vantaggiosa, per quanto il riscatto pattuito con i tedeschi sia elevato: serviranno 17 milioni di euro in caso di permanenza in granata. L'ultima parola spetterà ad ogni modo al Torino, che in estate potrà decidere se Elmas possa diventare un investimento per il futuro e non solo un innesto temporaneo. Il principale dubbio relativo a Elmas, di cui sono indubbie le qualità, nasce dall'interrogativo sulla sua tenuta. Il macedone infatti ha dovuto fare i conti con qualche fastidioso guaio fisico nella stagione in corso. Elmas non è mai stato titolare al Lipsia e ha giocato appena 89' fino a novembre, quando si è dovuto fermare per un grave problema muscolare che lo ha tenuto ai box fino al 2025. Il macedone non approda a Torino in condizione ottimale quindi, ma con voglia di rilanciarsi. Il fatto che arrivi in prestito permetterà anche di valutare se e quanto i guai possano incidere nell'economia del giocatore. L'aspetto più interessante riguarda l'impego possibile di Elmas nel 4-2-3-1 disegnato da Paolo Vanoli per il Torino. Il macedone, campione d'Italia con Spalletti, può rappresentare un vero e proprio jolly. Tre le possibili collocazioni di Elmas, che può spaziare sul fronte offensivo collocandosi come trequartista o come ala, ma anche arretrare in mediana eventualmente. Ciò permetterebbe a Vanoli di poter variare lo schieramento iniziale ma anche di poter cambiare volto al Toro a partita in corso a seconda delle situazioni dando meno riferimenti agli avversari.