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TURIN, ITALY - NOVEMBER 2: Cesare Casadei of Torino FC in action during the Serie A match between Torino FC and Pisa SC at Stadio Olimpico Grande Torino on November 2, 2025 in Turin, Italy. (Photo by Stefano Guidi - Torino FC/Torino FC 1906 via Getty Images)
Torino e Como si affrontano in una partita che è anche un duello di identità. Da una parte c'è la squadra di Baroni, dall'altra quella di Fabregas. L'operato dei due tecnici e degli uomini a loro disposizione sta mettendo in luce le peculiarità dell'una e dell'altra formazione, nelle loro differenze. Una su tutte: il possesso palla.
Il Torino arriva all’appuntamento da quart’ultimo in Serie A per possesso palla, con una media del 42,5%. Un dato che in campo si riflette sul modo in cui la squadra di Baroni gestisce la manovra del pallone, tendendo anche a concedere l'iniziativa agli avversari laddove questo significhi costruire la partita sull'organizzazione senza palla. In quanto a precisione dei passaggi, i granata occupano la tredicesima posizione in campionato con l'80% di riuscita. Un'ulteriore conferma di un'impostazione meno basata sul palleggio e più legata alla ricerca immediata di soluzioni disponibili.
Il Torino si ritroverà contro una squadra con predilezione opposta. Il Como infatti vanta il 60.5% di possesso palla medio, dato che nessun'altra squadra di Serie A è riuscita a eguagliare. Inoltre i lariani sono sesti per precisione passaggi con l'86%. I numeri raccontano di una formazione che scende in campo con la precisa intenzione di dettare il ritmo della partita, con fraseggi e gestione accurata del pallone. Una scelta che sta pagando considerando per le qualità del Como, capace di portarsi nella prima parte di stagione alle porte della zona che varrà l'Europa. Lo scontro diretto sarà l'occasione di vedere le due filosofie a confronto e capire se l'una o l'altra proverà a sorprendere.
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