Il campionato è agli sgoccioli, gli obiettivi mancano e le situazioni aperte in ottica futuro sono tante. Il ruolo dell'esterno offensivo è delicato nell'organico granata, con pochi giocatori in grado di soddisfare appieno le richieste di Vanoli e una situazione complicata dai vari infortuni. Tutto ciò è stato evidente con Lazaro, giocatore che si è dimostrato essere insostituibile: quando è stato infortunato, i tentativi di Gineitis di non far sentire la mancanza dell'austriaco non hanno avuto esito positivo. Anche dall'altra parte del campo, però, il ritratto non è diverso. Il Torino con l'arrivo di Elmas a gennaio è riuscito a trovare un diamante in grado di donare nuova linfa a quella zona del campo, altrimenti prima un po' carente. Nei mesi precedenti, infatti, i granata sono stati costretti ad affidarsi spesso a Karamoh - che, salvo alcune eccezioni, non è riuscito a brillare neanche in questa stagione - e alla piacevole scoperta di Alieu Njie.
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Torino, operazione futuro per Njie: conferma o prestito? La stima di Vanoli c’è
Njie, stagione d'oro complicata da un infortunio pesante: rientro in extremis?
—Il talento classe 2005, prodotto della Primavera del Toro, si è rivelato una vera e propria chicca nascosta tra le giovani maglie granata. La propensione di Vanoli nei confronti dei giovani era una caratteristica già nota dal suo curriculum, ma l'ex tecnico del Venezia ha voluto rendere chiaro il concetto a stagione appena cominciata. È così che Njie trova il suo esordio con la prima squadra granata a fine settembre, nella negativa sfida di Coppa Italia contro l'Empoli, e solo cinque giorni dopo la prima presenza in campionato, in casa contro la Lazio. Da quel momento in poi è iniziato per lo svedese un periodo di grande importanza, che lo ha visto collezionare 385 minuti distribuiti su 16 partite, per una media di 24 minuti ad apparizione. Non male per un ragazzo alle prime esperienze coi grandi, subentrare con questa continuità e con un minutaggio considerevole: il salto diretto Primavera-prima squadra è merce sempre più rara. A ciò si aggiunge il gol vittoria ottenuto il venticinque ottobre, nella sfida contro il Como. Poi, il 2 febbraio, l'uscita a Bergamo si rivela devastante per la stagione del classe 2005. Una botta alla caviglia costa a Njie un brutto infortunio al malleolo che lo tiene tuttora fuori dai convocati. Negli ultimi giorni, però, lo svedese ha ricominciato ad allenarsi al Filadelfia e le sue condizioni sembrano migliorare. C'è la possibilità di rivederlo in campo, almeno per qualche minuto, già in questo campionato: nell'ultima gara, in casa contro la Roma, i granata potrebbero riavere tra i disponibili Njie.
Una presenza per una stagione da protagonista
—Non sarà sicuramente il rientro per pochi minuti a cambiare il giudizio di una stagione comunque già positiva di per sé. Tuttavia, una sua presenza contro la Roma potrebbe essere il giusto modo per mettere i tre puntini di sospensione ad una storia che è destinata a continuare nella prossima stagione. Karamoh, infatti, ha il contratto in scadenza a giugno di quest'anno e non sembra ci sia la volontà per i granata di rinnovarlo, liberando così un posto sulla corsia sinistra. Si aprirebbe, quindi, un'ottima opportunità per Njie che avrebbe la possibilità di cominciare la prossima stagione come prima riserva in quella posizione. Fermo restando che anche per lui è in ballo una questione rinnovo per adeguare l'ingaggio a quello di un calciatore della prima squadra: se ne era iniziato a parlare prima dell'infortunio, poi tutto è finito in standby. Intanto la stima di Vanoli c'è sicuramente: Njie vede concretamente la possibilità di essere un'alternativa come esterno sinistro del 4-2-3-1 subentrando spesso e concedendo, talvolta, riposo anche dal 1' a chi sarà titolare, che i tifosi sperano essere Elmas, o - eventualmente - chi la società deciderà di acquistare come titolare in quella posizione in caso di mancato riscatto del macedone. Insomma, il rientro potrebbe essere per lo svedese un ottimo modo per riprendere confidenza col campo con la speranza che il suo nome torni a farsi sentire molte altre volte nella prossima stagione.
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