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Toro in numeri: Ismajli è marcatura, fisico e centimetri, ma nei passaggi…

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I dati sulla stagione del difensore albanese evidenziano tutta la differenza tattica che c'è con Tameze
Davide Bonsignore Redattore 

In copertina vedete alcuni dati significativi. Tra questi c'è uno zero, grosso, tondo e pesante. Nelle prossime righe vediamo di che si tratta. Analizzare - nella sequela di articoli del "Toro in numeri" - la stagione dei granata fin qui, offre un ottimo spunto per comprendere alcune delle cause che hanno portato la formazione di Baroni a fare bene o male e in che occasioni. In particolare, l'analisi delle statistiche fin qui fatte registrare da Ardian Ismajli non fa altro che confermare quella che era stata l'impressione di tutti nel vedere giocare il difensore albanese e soprattutto nel vederlo alternarsi con Adrien Tameze: si parla di due giocatori estremamente diversi e che, inevitabilmente, in campo hanno compiti diversi e mostrano pregi diversi. Nelle prossime righe vedremo quelli che sono i pregi di Ardian Ismajli ma anche quelli che sono i suoi difetti e che lo fanno scendere nelle gerarchie in alcune circostanze.

Ismajli, un mastino fondamentale: eccelle in marcatura e nei duelli fisici

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I dati sono oggettivi e oggettivamente mostrano che Ismajli dà un valore aggiunto alla difesa granata. Stiamo parlando di un difensore di 188 centimetri per 80 chili, che tra i suoi pregi ha proprio la capacità di tenere la marcatura e di usare il fisico nei contrasti, in particolare in quelli aerei. Così i dati di Ismajli riguardo a queste statistiche evidenziano con precisione questi aspetti: l'ex Empoli si è fatto superare in dribbling esattamente zero volte nelle 8 partite di Serie A (di cui 5 da titolare) a cui ha preso parte. Questo è il dato che fa più rumore, ma a sottolineare il valore aggiunto che l'albanese dà in marcatura si mettono anche le 2 palle recuperate a partita in media, i 4,5 rinvii difensivi e il dato sugli errori che hanno portato al tiro: Ismajli ne ha commesso soltanto 1 in Serie A. E i dati vanno anche a migliorare se si va a considerare anche la singola partita che ha giocato in Coppa Italia, contro il Pisa: gli errori scendono a zero, i rinvii a 6. Cambia soltanto il dato sui dribbling subiti: contro il Pisa è stato superato una volta. E il fatto che sia un'eccezione è a sua volta un dato positivo. Così fanno piacere a Marco Baroni anche le statistiche riportate per i contrasti: Ismajli in Serie A finora ha vinto il 74% dei contrasti totali, ma se è andato meno bene su quelli a terra (65% di successo), dall'altra parte è molto positiva la percentuale legata ai successi nei duelli aerei, pari all'83%. Insomma, questi dati mostrano esattamente quanto abbiamo enunciato in precedenza: Ismajli aggiunge fisico ed esperienza in marcatura e in area di rigore. Questo è fondamentale soprattutto in partite che possono giocarsi in prevalenza nella metà campo granata, si veda il derby...

Ismajli, meno bene in fase di costruzione: ecco perché a volte è meglio Tameze

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Se abbiamo parlato dei dati positivi di Ismajli, arriviamo ora a quelle che sono le statistiche meno esaltanti. Riguardano soprattutto la fase di impostazione, meno quella difensiva, invece, per la quale abbiamo già approfondito i dati nel paragrafo precedente. Sotto questa lente di osservazione, il centrale albanese (prevalentemente schierato come braccetto di destra da Baroni) ha fatto riscontrare una precisione passaggi pari all'84% in Serie A, che se è molto buona nella propria metà campo (93%), scende drasticamente nella metà campo avversaria (66%). Così anche i lanci lunghi: questi fanno riscontrare una precisione pari al 38%, estremamente bassa. Se si mettono a confronto questi dati (quelli difensivi e quelli di impostazione) si arriva facilmente a due conclusioni: Ismajli è fondamentale in fase difensiva, è in grado di aggiungere caratteristiche che possono rivelarsi estremamente pesanti, dal punto di vista del peso specifico, soprattutto in partite che il Toro deve giocare prevalentemente in difesa. Dall'altra parte - e questa è la spiegazione all'alternanza con Tameze - l'albanese non garantisce, come invece fa il francese, la possibilità per il Toro di impostare dal proprio lato. Il centrocampista ex Verona è considerato da Baroni un'arma in più da spendere anche in fase d'attacco, con la possibilità per lui di alzarsi sulla linea di centrocampo ad impostare e a volte addirittura a fornire l'ultimo passaggio. Con Ismajli, come evidente, questa cosa non è possibile, e dunque si perde un'opzione. La conclusione è che l'ex Spezia ed Empoli è fondamentale difensivamente, ma meno efficace se lo si vuole usare come elemento duttile da spendere con compiti differenti in partita. Inoltre, va detto che l'alternanza tra lui e Tameze è proficua se si valuta anche la fragilità fisica di Ismajli: l'albanese è un giocatore che in carriera ha spesso abituato a frequenti infortuni. La coperta difensiva corta non permette a Baroni di poter correre rischi: avere Ismajli al meglio per 8 partite su 11 è meglio che non averlo affatto.