Forse una delle più attese richieste di Baroni, Cyril Ngonge ha ritrovato il tecnico che ormai tre anni fa l'ha fatto esplodere all'Hellas Verona. Arrivati alla dodicesima giornata di Serie A, però, di quel belga che faceva sognare i gialloblù, in granata se ne è visto soltanto un accenno. L'ex Napoli ha sicuramente fatto vedere di essere un giocatore di estro, creatività e in grado di spostare gli equilibri a proprio favore. Tuttavia, a fronte di un gioco spettacolare e di giocate che con due tocchi sono in grado di liberare spazi prima inimmaginabili, Cyril Ngonge dovrebbe aggiungere anche quel pizzico di concretezza che permetterebbe di far salire le proprie statistiche in termini di partecipazioni ai gol, percentuale realizzativa e punti fatti guadagnare alla propria squadra.

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Toro in numeri: Ngonge dà spettacolo, ma pecca in concretezza
Ngonge, fin qui poco concreto: in campionato soltanto...
—In undici partite di Serie A, Ngonge ha fatto dieci presenze, sette da titolare. Ora che Simeone è infortunato salgono le sue quotazioni e dovrà dimostrare di saper incidere di più. In 640 minuti giocati in campionato, infatti, Ngonge ha aiutato la squadra a segnare soltanto in due occasioni: per lui un gol e un assist. Troppo poco per quello che sulla carta è un giocatore dal peso specifico importante. A questo si aggiungono dati non esattamente positivi sulle occasioni da rete: Ngonge ne ha mancate due ma dall'altra parte non ne ha creata nessuna. Così, il dato che più fa riflettere è quello sulla percentuale realizzativa: per l'attaccante belga, è pari soltanto al 6%...
Ngonge, i dati sui dribbling e sui passaggi: bene ma...
—Se abbiamo detto che Ngonge dà spettacolo, va anche dimostrato. In effetti, il suo stile di gioco è decisamente creativo: il belga non ha paura di puntare l'avversario e cercare di creare spazi superando direttamente la marcatura. Così, a fronte dei tanti dribbling tentati, la percentuale di successo è sufficientemente buona, pari al 63%. Non estremamente positiva la precisione nei passaggi, pari al 71%, come i duelli a terra vinti: sono soltanto il 47%. Se a tutti questi dati si aggiungono le 10.3 palle perse in media a partita si arriva all'affermazione iniziale: il gioco di Ngonge è sicuramente spettacolare e anche funzionale quando va a buon fine. Tuttavia, perché il belga possa essere veramente punto fermo dell'attacco del Torino, deve trovare quella concretezza che gli può permettere di regalare più gol (e quindi più punti) alla formazione granata. Ora che il "Cholito" è momentaneamente fuori, il ballottaggio per il secondo posto in attacco - al fianco di Adams - è tra lui e Zapata: è il momento che Ngonge dimostri quanto può dare alla squadra di Baroni.
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