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Toro in numeri, Saul Coco imprescindibile per Baroni

Toro in numeri, Saul Coco imprescindibile per Baroni - immagine 1
Impossibile schiodare il granata dalla difesa: la squadra si affida a lui
Andrea Croveri

La stagione del Torino è partita tra alti e bassi, e le prime uscite avevano fatto scattare più di un campanello d’allarme per Baroni e per i tifosi. Il tecnico però è intervenuto subito, cambiando modulo e soprattutto ritoccando la linea difensiva. Chi però non è mai stato messo in dubbio dal mister, dimostrando di essere un punto fermo della squadra, è sicuramente Saul Coco. E lo dicono i numeri.

Un difensore affidabile e pulito

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Che si giochi a tre o a quattro, Coco ha mostrato continuità e duttilità. Finora non ha saltato neppure un minuto in questo avvio di Serie A: 11 presenze su 11, 990 minuti complessivi (tutti quelli a disposizione) e nessuna sostituzione. Ma non solo. L’ex Las Palmas è in crescita costante e sta anche dimostrando di essere un difensore estremamente pulito negli interventi: zero cartellini gialli finora. Una caratteristica che accomuna l’intero reparto difensivo di Baroni, che in generale si è dimostrato disciplinato, nonostante qualche errore di troppo. Basti pensare che Maripan ha rimediato un solo giallo, mentre Ismajli è arrivato a due ammonizioni.

Un’arma in più anche in attacco

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Il calcio moderno richiede giocatori versatili, e Coco sta dimostrando di esserlo anche in fase di possesso. Va detto che non forza quasi mai la giocata, anche se è successo che facendolo abbia lasciato il segno. Preferisce soluzioni semplici e sicure rispetto a verticalizzazioni rischiose. Piuttosto, appoggia sul portiere o sui compagni vicini, privilegiando il fraseggio corto. I numeri parlano chiaro: 95% di precisione nei passaggi nella propria metà campo e 77% in quella avversaria. Non è un regista, ma sulle palle inattive diventa un’arma utile. In area avversaria si fa sentire e finora ha prodotto un gol nel finale contro la Lazio e, su azione, un assist contro il Parma, arrivato proprio con una verticalizzazione per Ngonge. In un Torino che sta ancora cercando continuità, Coco non è una rivelazione, ma uno dei pochi punti fermi della squadra di Baroni.