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Vlasic e quei numeri da Lautaro: cos’è successo nell’ultimo mese?

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Imprescindibile, il croato sposta gli equilibri: il confronto rispetto all'inizio di stagione lascia a bocca aperta...
Davide Bonsignore Redattore 

È questo il vero Nikola Vlasic? O forse è quello di inizio stagione? Perché è sotto gli occhi di tutti, ma i dati lo dimostrano, che il numero 10 granata delle ultime cinque partite sia un giocatore completamente diverso rispetto a quello che ha iniziato con Baroni la stagione 2025/2026. Contro il Sassuolo, ancora, il croato si è proposto come motore delle azioni offensive e della creatività del Torino, dimostrandosi nuovamente pedina fondamentale per unire i vari reparti della formazione di Baroni. Ancora una volta in gol, ancora una volta decisivo, ancora una volta la dimostrazione che, se Vlasic è in giornata, il Torino sta meglio e ottiene risultati. Il croato sposta gli equilibri.

Vlasic, imprescindibile: nelle ultime cinque solo Lautaro come lui

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Solo Lautaro come lui. Una frase che potrebbe risultare blasfema o esagerata, ma se si considerano le ultime cinque partite, è la verità. Contro Como e Lecce sono arrivate due sconfitte pesanti, non solo come risultato ma anche per il morale, e anche contro il Milan la rimonta ha lasciato l'amaro in bocca. Eppure Vlasic è riuscito comunque a fare buone prestazioni. A maggior ragione con Cremonese e Sassuolo, sfide in cui il Toro ha portato a casa il bottino pieno, il croato si è proposto come giocatore chiave delle prestazioni granata. A fare clamore, soprattutto, è la partecipazione ai gol. Prima del 24 novembre, Vlasic in maglia granata aveva partecipato soltanto a una marcatura: la rete alla prima stagionale contro il Modena, in Coppa Italia. Dopo, zero gol e zero assist. Nelle ultime cinque, invece, sono sei le partecipazioni ai gol: rete contro il Como, assist contro il Lecce, gol e assist contro il Milan, gol contro Cremonese e Sassuolo. 4 gol e 2 assist nelle ultime 5: un risultato eccezionale, eguagliato dal solo Lautaro in Serie A. E in effetti, anche gli altri dati - come evidenziato dalla grafica fornita da SofaScore -, sono in crescita: i passaggi chiave a partita passano da 1.15 a 1.80, i tiri da 0.92 a 1.30, i tocchi in area avversaria da 1.69 a 2.60 e gli ingressi in zona offensiva addirittura da 3.85 a 5. Una crescita esponenziale che ha visto Nikola Vlasic diventare un giocatore fenomenale nelle ultime cinque partite in granata.

Il croato è stato troppo discontinuo, ma se sta bene...

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Non è facile dire cosa sia successo, sicuramente parte è da rilevare nelle parole di Ismajli al termine di Sassuolo-Torino: "Nell’ultimo mese abbiamo capito tante cose dal mister. Ora siamo molto compatti e abbiamo capito ancora di più che cosa Baroni vuole portare in campo". Forse ora anche Vlasic ha capito meglio le richieste del tecnico, forse si è adattato meglio a una posizione comunque inedita come quella della mezzala, che, seppure il numero 10 abbia compiti in larga parte offensivi, rimane un ruolo molto diverso da quello abituale di trequartista. O forse, semplicemente, siamo di nuovo di fronte all'ennesimo sprint di un giocatore discontinuo. Quest'ultima ipotesi sembra la meno probabile. L'impressione è che Vlasic si trovi bene nel ruolo affidatogli da Baroni, sembra che abbia compreso i movimenti richiesti e che questo essere sempre al centro del gioco, sia in fase offensiva che in fase di interdizione, gli calzi alla perfezione. In ogni caso, ancora una volta abbiamo la conferma di quanto Vlasic sia imprescindibile e fondamentale. Quando Vlasic gioca male, la squadra fatica. Ma quando Vlasic gioca bene, l'intera squadra ne giova: sposta gli equilibri, crea spazi prima inimmaginabili e dona un'enorme vitalità alla fase d'attacco. Ma quanto ha bisogno il Toro di questo Vlasic? È presto detto: tantissimo.