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TURIN, ITALY - NOVEMBER 2: Marco Baroni Head Coach of Torino FC during the Serie A match between Torino FC and Pisa SC at Stadio Olimpico Grande Torino on November 2, 2025 in Turin, Italy. (Photo by Stefano Guidi - Torino FC/Torino FC 1906 via Getty Images)
Questa volta l'apporto della panchina non premia Marco Baroni. Settimana scorsa i cambi avevano fatto la differenza nella vittoria contro il Genoa, a distanza di due partite gli stessi cambi non hanno dato la svolta necessaria nel secondo tempo del Torino contro il Pisa e la rimonta granata è stata soltanto parziale. Come sempre, è il risultato a veicolare l'analisi, anche se settimana scorsa eravamo stati abbastanza chiari sul fatto che soltanto il gol di Maripan in pieno recupero avesse dato un senso alla sostituzione molto conservativa sull'1 a 1 tra Adams (out) e Gineitis (in). La stessa sostituzione è stata riproposta per la terza volta sul risultato di pareggio (era accaduto anche a Roma con la Lazio). Questa volta contro il Pisa ha detto male a Baroni. L'ingresso di Gineitis per Adams sul punteggio di 2 a 2 a metà ripresa continua a lasciare un po' tutti perplessi, specie perché il Torino era in rimonta, giocava tra le mura amiche e affrontava una neopromossa come il Pisa impantanata nelle zone basse della classifica.
Rinunciare alle due punte non è apparso produttivo ai fini della rimonta. Al 33' del secondo tempo Simeone ha lasciato il campo per Zapata e il Torino ha proseguito con l'unico terminale offensivo. A inizio ripresa, proprio come contro il Genoa, Baroni ha optato per Ngonge al posto di Vlasic ma il risultato non è stato il medesimo perché Ngonge non ha assicurato lo stesso tipo di prestazione. Ma il vero punto dell'analisi sulla gestione dei cambi di Baroni riguarda la rinuncia della seconda punta. Lo ribadiamo non è la prima volta che ciò accade e non è la prima volta che si solleva il quesito. Settimana scorsa è passato inosservato perché i tre punti sono arrivati, questa settimana invece non può passare nell'ombra perché il Torino del secondo tempo è stato meno incisivo e ha probabilmente pagato lo scotto del terzo impegno in otto giorni. Fatto sta che il cambio ormai "naturale" tra Adams e Gineitis continua a non convincere, soprattutto perché arriva sempre in momenti in cui il Torino sembra avere l'esigenza della seconda punta.
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