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TURIN, ITALY - NOVEMBER 2: Marco Baroni Head Coach of Torino FC during the Serie A match between Torino FC and Pisa SC at Stadio Olimpico Grande Torino on November 2, 2025 in Turin, Italy. (Photo by Stefano Guidi - Torino FC/Torino FC 1906 via Getty Images)
Le parole di Marco Baroni prima del match contro il Lecce di oggi, domenica 30 novembre, alle ore 12.30 sono le prime del tecnico dopo la clamorosa sconfitta per 5 a 1 contro il Como. Diversi, come sempre, i temi affrontati dal navigato allenatore granata. Il primo ha riguardato lo scozzese Che Adams. "Il ragazzo è recuperato, è un giocatore che sa sempre spendersi in campo, è un ragazzo sempre positivo e ha una sua energia che prescinde da tutto" ha evidenziato Baroni. Parlando invece dei quinti l'ex Lazio ha spiegato che mancherà Cristiano Biraghi. "Non ho tutti i quinti a disposizione perché Biraghi ha avuto un problema. Con il Como hanno giocatori tutti gli altri tre quinti, i calciatori si allenano per giocare le partite, le rotazioni fanno parte dei momenti, come quando ci sono turni infrasettimanali oppure in base alle condizioni individuali. Nel caso di Pedersen deciderò all’ultimo".
L'analisi di Baroni si è soffermata parecchio sull'attacco e sulla fase offensiva. Su Vlasic ha affermato: "Vlasic è un calciatore di squadra e capisce che la sua collocazione è funzionale al rendimento complessivo. Si sa sacrificare ed è convincente in qualunque ruolo lo si utilizzi". E alla domanda sui due trequartisti dietro a un'unica punta ha precisato: "La squadra deve avere una sua identità indipendentemente dalle assenze. Con il Como ci è mancato equilibrio soprattutto nella parte finale della partita. A Lecce, anche in attacco, cercheremo di trovare le soluzioni migliori". Sui cross provenienti dalle corsie esterne per un giocatore che si sta lentamente riprendendo come Zapata Baroni ha aggiunto: "Più che scelte diverse di gioco, servono tempi di gioco diversi. Una maggior velocità nella rifinitura senza rallentare le azioni quando c’è lo spazio per chiuderle. Zapata si alimenta nel ritmo offensivo, e questo è il modo migliore per poterlo servire".
Baroni è anche naturalmente tornato sulla batosta interna di lunedì 24 novembre contro il Como. "Mi aspetto una prestazione di vigore e di carattere - ha sottolineato -. La mentalità è un fattore dapprima individuale che poi diventa collettivo. E’ l’elemento centrale della prestazione perché consente di esprimere quello che si ha dentro. La squadra non ha ancora trovato continuità sotto questo punto di vista; ha recuperato molte volte il risultato, a dimostrazione che la base caratteriale c’è, ma è la reazione immediata ad una rete subita il primo punto di miglioramento. Lo troveremo presto". E ancora sempre sulla sconfitta contro il Como: "L’abbiamo rivista molte volte. La squadra deve avere più attenzione nell’ultimo metro di gioco, sia nella fase offensiva che difensiva. E questa sarà la nostra chiave primaria di miglioramento".
Gli ultimi aspetti hanno riguardato la difesa. In porta tornerà Israel. "Sì, lo confermo torna lui" ha detto Baroni. E alla domanda se la difesa tornerà a quattro a causa dell'imminente Coppa d'Africa che priverà il Torino di Coco Baroni ha chiosato: "Conosciamo i problemi del futuro ma ora lavoriamo sul presente. In prospettiva comunque può essere una soluzione alternativa perché la squadra la conosce ed è in grado di poterla interpretare". Infine, un affondo sul suo passato a Lecce: "Si tratta di una città meravigliosa e la squadra si porta sempre dietro un grande attaccamento della sua gente. E’ un ambiente in cui si sente forte questo connubio: per questo motivo l’unica strada per noi sarà fare una partita di alto spessore".
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