LE VOCI

Cairo: “I tifosi insoddisfatti hanno ragione, ma non vendo il Torino”

Redazione Toro News

 TURIN, ITALY - APRIL 18: Torino FC president Urbano Cairo looks on during the Serie A match between Torino FC and AS Roma at Stadio Olimpico di Torino on April 18, 2021 in Turin, Italy. Sporting stadiums around Italy remain under strict restrictions due to the Coronavirus Pandemic as Government social distancing laws prohibit fans inside venues resulting in games being played behind closed doors. (Photo by Valerio Pennicino/Getty Images)

C'è chi la contesta e le chiede di vendere. Poi c'è il caso Blackstone. Che obiettivi ha a lungo termine col Torino?

"Vedo che Blackstone è diventato un tema di grande interesse per Tuttosport, che sembra diventato un giornale economico. Faccio un breve inciso. Rcs nel novembre 2013 vendette un immobile a un prezzo di 120 milioni. Successivamente un perito del collegio arbitrale che io azionai per avere giustizia disse che ne valeva 153, di milioni. Ricordo bene che nell'estate del 2013, quindi poco prima, diventai socio di Rcs; e il mio ingresso in Rcs fece parlare molto i giornali. Quando ho letto successivamente che Rcs aveva venduto a quel prezzo quell'immobile pazzesco, scrissi al professor Provasoli chiedendo come era possibile vendere a 120 milioni un immobile di quella importanza per affittarlo poi a un rendimento dell'8.5% quando oggi i rendimenti sono del 3.5%. Lui mi rispose, a quell'epoca però non avevo potere e lasciai perdere. Insomma, già allora mi sembrava una cosa che non stava né in cielo né in terra. Ora sono sette anni e mezzo che loro hanno riaffittato l'immobile: facendo un piccolo calcolo si trova che loro hanno già incassato affitti per 80 milioni spendendone 120 milioni. Una volta diventato presidente con una due diligence interna abbiamo deciso di azionare l'arbitrato. Il Collegio Arbitrale non ci ha dato ragione e non ha liquidato un danno a nostro favore. Ma ha detto che la nostra lite non era temeraria, era in buonafede e condotta con correttezza, fatto compensando addirittura le spese ed esercitando quindi un diritto costituzionale. Noi peraltro abbiamo impugnato il lodo e ci sarà un Giudice di Corte d'Appello che deciderà se il lodo arbitrale è giusto o meno. Per quel che riguarda la causa americana, lo stesso Collegio Arbitrale disse che la competenza a giudicare è sua, non della corte di New York. Tutto è avvenuto in Italia, l'America non c'entra nulla. E avere avuto dal Collegio Arbitrale la dichiarazione di legittimità della causa è un punto a favore. Tra parentesi: l'immobile oggi, considerando come va il mercato italiano, probabilmente vale 50 milioni in più del prezzo al quale Blackstone l'avrebbe rivenduto ad Allianz. Blackstone eppure ha chiesto un danno... Un danno che non c'è e che in America non può essere giudicato, un danno che non è causato da una temerarietà di una lite".

E sulle contestazioni:

"Contestazioni? Ho visto qualche camion vela, che sono anche folcloristici, ma a parte questo non vedo tutta questa contestazione. In ogni caso se ci sono tifosi insoddisfatti hanno ragione. Gli ultimi due anni non sono stati all'altezza nemmeno di quello che avevamo fatto noi stessi negli anni precedenti, facendo dei risultati che al Torino non si vedevano dagli anni Novanta. Il Torino non è in Serie A per dieci anni di fila dagli anni Ottanta! Ecco, insomma, per quel che riguarda la mia permanenza: in questo momento non ho intenzione di vendere. L'arrivo di Juric mi ha rimotivato, come mi era già successo anche con Nicola. Quindi non ho intenzione di vendere il Torino".

Cosa ha appreso in queste ultime due stagioni di grande sofferenza?

"Ho appreso che servono giocatori motivati e felici di stare al Toro, che aderiscano al cento per cento al nostro progetto. Quindi, sia nei calciatori che dobbiamo prendere, sia in quelli che dovremo tenere, questo dovrà essere il primo requisito".