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Cosa va e cosa non va: pregi e difetti del Torino 2019/2020

Nicolò Muggianu

I LEADER - Tra le cose positive da segnalare, in un campionato che sin qui è stato comunque ben al di sotto delle aspettative, c'è da segnalare il comportamento dentro e fuori dal campo dei leader di Mazzarri. Sirigu, Izzo, Ansaldi, Rincon e Belotti: sono loro i giocatori ai quali il Torino si è aggrappato nei momenti di maggiore difficoltà, riuscendo a risalire la china dopo un periodo parecchio complicato. 

BELOTTI - Tra i "senatori" ad essersi distinto c'è senza dubbio Belotti. Il capitano granata, sin dai preliminari di Europa League, ha trovato una continuità realizzativa che mai si era vista negli ultimi tre anni. Il gallo dà l'impressione di essere un giocatore sempre più maturo, capace di fare la differenza e trascinare la squadra nei momenti di difficoltà. E adesso anche i rigori sono diventati un punto di forza (LEGGI QUI). Lo score dal dischetto sin qui è perfetto: 7/7.

SIRIGU - Ma il migliore di questo primo terzo di campionato del Torino è stato sicuramente Salvatore Sirigu. L'estremo difensore granata è primo in Italia e secondo in Europa per numero di parate (LEGGI QUI): cifre che testimoniano l'ottimo stato di forma del portiere sardo, che ha permesso al Torino di portare a casa punti importanti anche nelle partite più complicate.

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