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IL RACCONTO

Dopo la Roma, Coco pensa a Kirian: l’amicizia più forte della sfortuna

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Il difensore granata celebra il successo all’Olimpico con una dedica all’ex compagno: entrambi hanno sfidato la morte e sono tornati più forti
Matteo Curreri

Serviva una vittoria al Torino, serviva come l’aria. Il gol di Simeone all’Olimpico ha infuso maggiore ottimismo e serenità per lavorare in vista dei prossimi appuntamenti di campionato. I tre punti non cancellano tutti gli interrogativi sulla costruzione della squadra, sulla politica societaria o sul clima di contestazione che la circonda, ma rappresentano certamente segnali importanti. Se per il Toro vincere era necessario per dare un avvio più entusiasmante al campionato, lo era altrettanto per Saul Coco. Il difensore classe ’99 ha offerto una prova solida e attenta, in compagnia degli altri due compagni di reparto, nel ritorno al terzetto difensivo. Ma per Coco i tre punti non servivano soltanto a riscattare un inizio poco esaltante sia sul piano individuale che collettivo, bensì anche per lanciare un messaggio a cui teneva e che l’Olimpico rappresentava l’occasione migliore per inviare a chi di dovere.

Agosto 2022: l’annuncio shock di Kirian

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“Dopo l’Inter ci siamo detti che adesso si riparte. Penso che stiamo lavorando bene in allenamento e si è visto in campo. Siamo sulla strada giusta”, ha affermato Coco nel post-partita, prima di aggiungere parole che hanno reso la vittoria del Toro ancora più importante, conferendole anche un significato umano che va oltre i 90 minuti: “Dedico la vittoria a Kirian Rodriguez che ha superato il cancro”. Una dedica speciale per il difensore granata a un ex compagno di battaglie al Las Palmas, che nel fiore degli anni si è ritrovato a combattere una sfida ben più dura. Coco non l’ha dimenticato e non è la prima volta che lo ricorda, memore anche delle prove personali che lo hanno portato ad affrontare un destino che rischiava di essere beffardo.

È l’agosto del 2022 quando Kirian Rodriguez, a 25 anni, si presenta in conferenza stampa per spiegare il motivo della sua assenza al ritiro estivo di Marbella con il Las Palmas. “Si è speculato molto sulla mia salute nelle ultime settimane, è preferibile che sia io a comunicarlo – disse Rodriguez – Quando sono arrivato in precampionato e ho fatto i test fisici, ho detto al club che durante le vacanze non mi ero sentito bene fisicamente, che c’erano circostanze nel mio corpo che non erano normali: dolori ai reni e infiammazioni insolite”. Kirian si sottopose a esami: milza infiammata e positività al Covid. Da lì ulteriori controlli, fino all’estrazione di un linfonodo. “Quasi tutto indicava che fosse un linfoma, e mi hanno confermato che ho il linfoma di Hodgkin, un cancro che colpisce il sistema linfatico. Starò lontano per un po’, ma continuerò a dare indicazioni dalla tribuna e a urlare a tutti, questo non cambierà. Ne uscirò, e a dicembre avrete il miglior acquisto del mercato invernale perché tornerò. Non c’è alcuna fretta”, concluse.

Il ritorno di Kirian e la festa promozione del Las Palmas

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Rodriguez mantenne la promessa: a dicembre era di nuovo a lavorare con i compagni. Tornò tra i convocati l’11 febbraio 2023 contro il Lugo e il 30 aprile dello stesso anno 'Kirian Koraje' ('Kirian Coraggio'), il soprannome guadagnato in quel periodo, rientrò in campo a La Romareda di Saragozza. Nel frattempo, le cose per il Las Palmas andavano a gonfie vele. Il 27 maggio 2023 il club conquistò la settima promozione della sua storia in Primera Division, chiudendo al secondo posto. Quel giorno, nel match casalingo contro il Deportivo Alaves, Kirian giocò 84 minuti, mentre in difesa c’era proprio Saul Coco. Per l’equatoguineano fu la prima stagione con un minutaggio importante: 36 presenze e un gol. “Un anno dopo, le lacrime di tristezza sono diventate felicità – scrisse Coco il giorno seguente, ricordando l’eliminazione ai playoff dell’anno precedente – È difficile spiegare cosa si prova, sappiate solo che SIAMO IN PRIMERA!!!”. Ma quella vittoria assunse significati speciali, quasi filosofici, soprattutto per Kirian: “Non ci sono parole per descrivere questa sensazione, si dice spesso nella vita che tutto succede per qualcosa. Non so chi abbia scritto la sceneggiatura di questo film, ma non si poteva scrivere un finale migliore. ES DE PRIMERA, LAS PALMAS ES DE PRIMERA”.

L'addio di Coco al Las Palmas

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La stagione successiva, il Las Palmas sorprende tutti. A dicembre conta già 24 punti in 16 giornate, con soli 13 gol subiti. Il faro della squadra è proprio Kirian Rodriguez, che ora porta la fascia da capitano: 6 reti e 2 assist all’esordio in Liga, eletto miglior giocatore di gennaio, e il suo allenatore Garcia Pimienta lo spinge verso una possibile convocazione in nazionale spagnola. A inizio febbraio, da neopromossa, la squadra si trova addirittura in ottava posizione, prima di precipitare in una spirale negativa: dopo la vittoria del 10 febbraio 2024 contro il Valencia, i canari non vinceranno più, chiudendo al 16° posto con 40 punti. In quella stagione Saul Coco colleziona 30 presenze, prima di salutare a luglio il club che lo aveva accolto a 13 anni per trasferirsi al Torino. “Un ragazzo di Lanzarote con il sogno di diventare un calciatore – scrisse nel post di addio – Oggi, dopo aver passato 1/3 della mia vita insieme a te, me ne vado con la soddisfazione di aver realizzato quel sogno”.

Coco, due volte a un passo dalla morte

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Coco, nel suo messaggio di addio, aggiunse poi un dettaglio non da poco: “Entrambi sappiamo che il cammino è stato molto duro. Ho dovuto lasciare il club, affrontare una malattia molto complicata, un grave incidente e lottare con molte avversità, ma tutto lo sforzo è valso la pena… Eccome se ne è valso”. Sì, perché anche il percorso di Coco – come quello di Kirian – è stato segnato dalle avversità. Tra la fine del 2019 e l’inizio del 2020 visse due periodi drammatici. “È quasi morto due volte”, affermò Basilio Coco, il padre del difensore, in un’intervista a Marca. Nel dicembre 2019 contrasse la malaria: “Vedevo Saul molto stanco dopo una partita contro il Tamaraceite. Gli dissi di venire a Lanzarote. Sembrava uno zombie. Non ci riconosceva nemmeno. I medici non capivano cosa avesse. Dovettero indurgli il coma ed è stato a un passo dalla morte”. Saul si riprese, ma pochi mesi dopo, durante una partita con il Las Palmas C, si schiantò contro un muro cadendo privo di sensi. “Rimasi immobilizzato, con la sensazione che fosse successo qualcosa di molto, molto grave”, disse ancora Basilio. Per fortuna anche in quel caso tutto si risolse, ma furono episodi che segnarono profondamente Coco, rafforzando il suo legame con le Canarie e con i compagni.

Kirian, la malattia ritorna: di nuovo ‘Koraje’

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Se Saul Coco iniziava a muovere i primi passi in Serie A, con quell’inizio folgorante della scorsa stagione impreziosito dai gol a Venezia e Lazio, il suo compagno Kirian Rodriguez restava a battagliare per il suo Las Palmas. Da capitano, offrì tre assist e si caricò la squadra per l’obiettivo salvezza, raggiungendo 23 punti dopo 22 giornate. Peccato che la sua stagione fosse destinata a fermarsi il 3 febbraio 2025 nella trasferta di Girona. Kirian Rodriguez dovette infatti rindossare i panni di 'Kirian Koraje'. Da circa un mese si sottoponeva a controlli di routine per monitorare il suo stato di salute e a gennaio un’analisi destò preoccupazione nell’équipe di ematologia. Ulteriori esami confermarono la ricomparsa della malattia: serviva un nuovo trattamento di chemioterapia. “Mi tocca fermarmi di nuovo e lottare ancora una volta – disse il 6 febbraio in conferenza stampa – Saranno sei mesi di lotta, ma sono sicuro che la prossima stagione sarò di nuovo qui. Ho piena fiducia nel club e nei miei compagni, so che porteranno la UD Las Palmas a restare in Primera División”.

La notizia della ricaduta di Kirian sensibilizzò il mondo del calcio spagnolo e non solo. “La tua forza tornerà a ispirarci ancora una volta. E al tuo fianco, la spalla di tutti noi che ti vogliamo bene per accompagnarti in tutto ciò che serve. Ti voglio molto bene amico!”, scrisse Saul Coco, che non perse occasione per omaggiarlo. Il Toro avrebbe affrontato Genoa, Bologna e poi Milan. Contro i rossoneri, dopo un pareggio e una sconfitta, arrivò una vittoria: il primo pensiero di Coco fu ancora una volta per l’amico. Nel post-partita mostrò infatti una maglietta con il messaggio: "Mucha fuerza Kirian", "Tieni duro Kirian", in segno di sostegno.

La nuova vittoria di Kirian e l'omaggio di Coco

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Nove mesi più tardi, la notizia più bella. L’11 settembre Kirian Rodriguez ha annunciato di aver sconfitto per la seconda volta il linfoma di Hodgkin e ora può nuovamente indossare i colori del Las Palmas che, purtroppo, senza di lui, è tornato in Segunda Division. “Non sono guarito, perché un paziente oncologico ha bisogno di 5 anni. Ma ho l’ok medico e competitivo e ora posso dare un calcio a un compagno o guardare male il mister se non mi convoca", dice con gioia e ironia. Dopo un trapianto a maggio, gli avevano raccomandato 100 giorni di riposo, “che però non sono stati così, perché fin dal primo giorno mi sono allenato. Il mio corpo ha risposto meglio e l’ok medico mi permette di tornare con il gruppo”. Kirian aggiunge: “Pretenderò il massimo da me stesso. Ci proverò e spero di tornare a essere il Kirian che rientrò nel 2023. La gente si aspetta quello e non posso chiedere loro di aspettarsi un altro Kirian. Ero un giocatore migliore prima o dopo il cancro? Non si sa. Ma sì, mi spingerò al massimo quando tornerò”.

Kirian ha pubblicato su Instagram una fotografia in azione per annunciare il suo rientro e tra i commenti c’era anche Saul Coco: “Te quiero amigo”. A Roma, come contro il Milan mesi prima, Coco ha colto l’occasione per rimarcare il legame d’amicizia che li unisce, fatto di destini segnati da difficoltà superate e diventati un monito a non arrendersi mai, ma a tornare sempre più forti di prima.