
Maurizio Sarri soffre Ivan Juric e il modo di giocare delle squadre del croato. Ormai è assodato. La conferma è arrivata ieri sera allo stadio "Olimpico" di Roma. In quattro gare negli ultimi due campionati tra Lazio e Torino i granata hanno colto tre pareggi e una vittoria e sono rimasti imbattuti contro i biancocelesti. In altre parole, spostando il focus sui due condottieri in panchina, Sarri con la Lazio non ha mai sconfitto Juric e anche nella sfida di ieri sera si è potuto comprendere la ragione. Il tecnico toscano è stato annullato da Juric e in conferenza stampa, oltre a qualche sparata sull'arbitro, ha ammesso che "per noi è sempre stato difficile affrontare il Torino" (LEGGI QUI). Le ragioni sono plurime, sebbene Sarri abbia tentato una soluzione alternativa che qualche frutto l'aveva prodotto il 23 settembre 2021 sotto la Mole. Ha infatti alzato Sergej Milinkovic-Savic al fianco di Ciro Immobile già dal 38' disponendosi con il 4-2-3-1 e provando a emulare quanto fatto nella sfida d'andata dello scorso campionato; in quel caso gli andò meglio perché la rete del pareggio in pieno recupero nacque proprio da una spizzata di Milinkovic-Savic che portò al fischio di un rigore, poi trasformato da Immobile. Ben diverso, invece, il discorso sulla gara andata in scena a Roma ieri. Il Torino ha concesso pochissimo alla Lazio e ha reagito bene al cambio di modulo e di assetto biancoceleste. Peer Schuurs è stato impeccabile, così come Koffi Djidji e Alessandro Buongiorno ai suoi lati.
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