Gestione della gara liscia per Juric-Paro. I cambi di Cioffi non incidono
—La gestione nell'arco della partita è andata via liscia per la coppia Juric-Paro. Considerato il doppio vantaggio, al 20' della ripresa è stato giustamente tolto Vojvoda per un difendore più puro come Lovato, che ha messo nelle gambe 30 preziosi minuti. Avendo in panchina uno come Sanabria, è stato sfruttato nell'ultimo quarto di gara al posto di Okereke. E poi nel finale è stata "risparmiata" la coppia azzurra composta da Buongiorno e Bellanova; il primo è uscito con i crampi ed è entrato Sazonov, il secondo è stato meno brillante di altre volte ed è stato sostituito da Lazaro. In questo quadro autoritario del Torino si inserisce un'Udinese che, come giustamente detto da Cioffi, è apparsa troppo "piatta". Nemmeno i cambi l'hanno scossa. "Abbiamo fatto un finale di primo tempo in crescendo. Nel secondo tempo però siamo entrati piatti, ho provato a cambiare anche atteggiamento tattico con qualche innesto ma i risultati sono stati i medesimi" ha commentato Cioffi. L'inefficacia dell'Udinese è stata dovuta anche e soprattutto dalla prestazione del Torino, condotto splendidamente in mezzo al campo da un Ricci tornato su buoni livelli e da un Gineitis in rampa di lancio. "Credo che Ricci e Gineitis abbiano fatto un'ottima partita sia con la palla che nei contrasti" ha giustamente evidenziato Paro al triplice fischio. Insomma, da Udine torna un Torino con in saccoccia tre punti e tanti spunti positivi su cui meditare per lo sprint finale.
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