I rapporti tra la società e l'allenatore hanno avuto diverse fasi e ora sono molto più distesi rispetto al passato. Nel primo anno Juric non le ha certo mandate a dire al presidente Cairo e più in generale all'organizzazione interna della società granata. L'apice di questo divario di vedute è stato raggiunto nell'estate 2022 con la celeberrima lite tra Juric e Vagnati, un episodio che dimostrava come l'aria in effetti fosse tesa. Da quel momento in poi, gradualmente, la società ha iniziato ad accontentare il tecnico croato in praticamente tutte le sue richieste, sia tecniche sia organizzative. Da parte sua, Juric ha ripagato questa fiducia con risultati buoni ma non entusiasmanti, soprattutto in questa stagione, che è iniziata in tono minore. Al momento, si può dire che le parti abbiano un rapporto di forza paritario: per il club non sarebbe facile trovare un sostituto di pari valore in caso di divorzio da Juric, e lo stesso Juric fin qui non ha dimostrato sul campo di meritare un top team. Di mezzo, ci sono i risultati di una stagione che può ancora dire molto considerando quanto è corta la classifica nella parte medio-alta. "Bisogna vedere se tutti saremo felici: abbiamo bisogno di fare un salto di qualità", dice Juric. La sensazione al momento è che la matassa non verrà sciolta a stretto giro di posta, e che i risultati del campo da qui alla prossima primavera potrebbero avere un peso determinante.
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