A livello di tattica, è il 4-3-3 la soluzione che ti piacerebbe portare avanti? “Sto lavorando, noi nel progetto tecnico abbiamo preso giocatori da far crescere perché venivano da campionati con poco minutaggio. Nkounkou? E’ più un quinto, c’è da lavorare per fargli fare il terzino. Oggi abbiamo fatto molto bene, se vado all’indietro ci sono stati i 7-8 minuti con l’Atalanta in cui abbiamo avuto amnesie ma ci sono margini di miglioramento. Voglio che la squadra crei. Siamo sulla strada giusta, ora peccato che ci sia la sosta perché mancheranno diversi giocatori. Ci vorrà un po’ di tempo ma io sono molto fiducioso”.
Quali sono le sue priorità nelle prossime settimane? "Trovare solidità. Di squadra, non di reparto, nelle distanze. Oggi la Lazio ci ha fatto fare la partita, aspettando l'errore e approfittando di due. Nel primo tempo mi sembra che abbia fatto solo due tiri, come a Parma. Dobbiamo migliorarci e levare questi difetti"
Quali sono le priorità? “Dobbiamo trovare una solidità di squadra, non solo di reparto, soprattutto nelle distanze. Oggi la Lazio ci ha fatto fare un po’ la partita sfruttando le ripartenze con un giocatore molto veloce come Cancellieri. Anche in precedenza erano stati pericolosi con due parate di Israel ma c’era fuorigioco di Castellanos. Per il resto hanno fatto pochi tiri. Ci sono comunque dei difetti da togliere, non tanto nei singoli quanto nella squadra, ma ci lavoreremo, ne sono sicuro”.
Quanto ha sentito vicina la società in questa settimana? E quanto le hanno fatto piacere i cori della curva della Lazio?
“Posso solo ringraziare il popolo laziale, sono stato bene qui, ho dato tutto quello che avevo con umiltà e passione. E’ stata una bellissima avventura, rimane comunque il piacere di aver sentito questo attestato. Per quanto riguarda la società, ho già detto in sala stampa: è più all’esterno che girano le voci, non ho mai avuto nessun tipo di percezione diversa. Siamo appena partiti, sapevamo che avevamo un campionato in partenza difficile, con tanti giocatori nuovi, ma questo non è un alibi. C’è un percorso, penso solo al Torino e alla crescita della squadra”.
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