Le pagelle di Torino-Lecce 1-0: Vojvoda-Vlasic, la qualità fa la differenza

Si chiude Torino-Lecce ed è il momento delle pagelle. Al Grande Torino arriva una neopromossa ma la partita è tutt'altro che facile: i salentini sono bene organizzati e concedono pochissimi spazi ai granata. Per sbloccare l'incontro serve una giocata di grande qualità sull'asse Vojvoda-Vlasic, con il croato che trova il terzo gol consecutivo QUI LA CRONACA DI TORINO-LECCE Per quanto riguarda i singoli, altra prestazione di livello da parte di Vlasic. In difesa Schuurs giganteggia, l'unico rimandato è Lazaro. MILINKOVIC-SAVIC 6: Rischia al 13' quando non trattiene la punizione di Bistrovic, quindi è reattivo sul colpo di testa di Tuia. Per il resto ordinaria amministrazione e un paio di uscite alte precise nei minuti finali. DJIDJI 6,5: Banda è un cliente scomodo, il francese gli deve concedere qualcosa in velocità ma nel complesso se la cava. SCHUURS 6,5: Giganteggia là dietro. Non perde un contrasto, emblematico quando ferma Banda lanciato in velocità. Prende un giallo ad inizio ripresa, quindi rischia l'autorete con un intervento rischioso ma efficace. Esce tra gli applausi del Grande Torino (64' Buongiorno 6,5: non è facile entrare in corso al centro della difesa in una gara così combattuta. Se la cava alla grande, dominando nel gioco aereo e pulendo l'area con precisione) RODRIGUEZ 6,5: Di Francesco non gli crea problemi, in avvio di ripresa buona chiusura su Oudin. Dalle sue parti il Lecce crea pochi grattacapi, ancora una volta prezioso in impostazione. LAZARO 5,5: Alterna buone giocate ad errori evitabili. Con un tacco crea una buona occasione per Pellegri, in avvio di ripresa rischia perdendo un brutto pallone in uscita. Ha una buona occasione all'ora di gioco ma manda alto. Un passo avanti rispetto a Bergamo, ma può e deve ancora crescere molto (81' Aina 6: entra col piglio giusto, un paio di buone discese sulla fascia). ILKHAN 6: All'esordio dal primo minuto in Serie A, il classe 2004 mostra personalità da vendere. Chiama il pallone, si fa vedere e non si limita mai al compitino. Suo il primo tiro dell'incontro, quindi due aperture millimetriche per Lazaro. Un inizio che fa ben sperare (64' Linetty 6: in campo quando c’è da battagliare, non si tira indietro) LUKIC 6: Una prestazione attenta e concreta, senza acuti ma senza errori. Ha una buona occasione nel primo tempo ma preferisce portarsi il pallone sul destro anziché calciare. Può ancora crescere. VOJVODA 6,5: intelligenza da trequartista nell'assist per Vlasic. Ha l'occasione per chiuderla ma va a sbattere su Falcone: ottimo il portiere del Lecce, ma si poteva fare qualcosina in più. Dimostra di essere il titolare sulla corsia di sinistra. VLASIC 7: Dopo Cremonese e Atalanta trova il terzo gol consecutivo anche contro il Lecce. Inserimento perfetto e sinistro chirurgico all'angolino basso per il croato, che fa la differenza in una gara in cui era difficile trovare sbocchi. Nella ripresa libera Lazaro con una buona giocata, ma l'austriaco manda alto. RADONJIC 5,5: Si vede molto meno del solito, il Lecce concede pochi spazi e lui fatica ad accendersi. Ci prova con un bel destro a giro nel primo tempo ma non trova il bersaglio. Nella ripresa tocca più palloni ma non riesce a creare superiorità numerica come aveva abituato nelle scorse partite. PELLEGRI 6: Partita di lotta e sacrificio per Pietro, che dopo l'assist di Bergamo si conquista la maglia da titolare. Ci prova al 9' ma trova la risposta di Falcone, nella ripresa va a segno ma viene giustamente annullato per fuorigioco (81' Sanabria 6,5: regala a Vojvoda la palla che potrebbe valere il 2-0) PARO 6,5: Sostituisce Juric, assente per polmonite. Coraggiosa la scelta di puntare dal 1' su Ilkhan, si affida a Schuurs al centro della difesa rinunciando a Linetty. Contro un Lecce molto organizzato e pericoloso in contropiede il Toro sfoggia una prestazione da squadra matura, sbloccando l'incontro con una giocata di pura qualità sull'asse Vojvoda-Vlasic. Nella ripresa sostituisce l'ammonito Schuurs con Buongiorno, che risponde presente e garantisce la stessa solidità difensiva dell'olandese. Meno spettacolo del solito, ma è una vittoria da grande squadra contro una formazione che ha già fermato il Napoli ed è caduta contro l'Inter solamente in pieno recupero. Gli uomini di Baroni sono ben messi in campo e concedono pochissimi spazi ai granata. La velocità di Banda è un'arma pericolosa, dietro Falcone è una certezza e impedisce a Vojvoda di fare 2-0. LECCE (4-3-3): Falcone 7; Gendrey 6, Baschirotto 6, Tuia 6, Gallo 6; Gonzalez 6 (Askildsen sv 84'), Hjulmand 6, Bistrovic 6 (Rodriguez 5,5 73'); Di Francesco 5 (Oudin 5,5 46'), Ceesay 5,5 (Colombo 5,5 65'), Banda 6,5 (Listowski 5,5 65'). A disposizione: Bleve, Samooja, Pongracic, Helgason, Blin, Lemmens, Umtiti, Pezzella. All: Baroni 6.