Le tre sentenze di Torino-Pisa 2-2: Simeone l’uomo che serviva, ok il 3-5-2

Il Torino non convince appieno contro il Pisa. La squadra di Baroni va addirittura sotto contro la truppa di Alberto Gilardino, che gioca col coltello tra i denti per buona parte del primo tempo grazie alla doppietta di Moreo. I granata però hanno un risveglio, che è quello dell'indomabile Simeone. È l'attaccante argentino ad aprire la rimonta, chiusa poi da Adams. I granata evitano così la figuraccia, ad una settimana dalla gara più calda dell'anno per l'ambiente. Ecco le tre sentenze di Torino-Pisa 2-2. La gara con il Pisa mette in luce una difficoltà del Torino, non nuova, ma comunque legata alla freschezza atletica. Non è la prima volta che i granata giocano ogni tre giorni: basti ricordare la settimana in cui il Torino ha affrontato Atalanta, Pisa in Coppa Italia e poi Parma. Un periodo in cui la squadra ha faticato e si era iniziato a parlare anche del futuro di Baroni in panchina. In questa settimana si è riproposto, per certi versi, lo stesso copione, dato che i granata hanno incontrato Genoa, Bologna e infine Pisa. La stanchezza si è fatta sentire e forse il Pisa, grazie anche a una rosa più fresca e giovane, ha saputo giocare con maggiore vivacità. Il punto conquistato non è da buttare, soprattutto per come è maturato. Si è parlato molto del modulo del Torino in questi mesi. Inizialmente la squadra doveva giocare con il 4-2-3-1, poi il match contro il Modena aveva dato altre risposte portando la società a tornare sul mercato per arruolare un play che giocasse davanti alla difesa. Da lì è arrivato Asllani. Dal 4-3-3 la squadra ha cambiato forma ancora: 3-4-1-2, 3-4-2-1 e infine il 3-5-2. Ecco, ormai Baroni sta giocando da diverse gare con questo modulo e il Torino sembra aver assimilato decisamente meglio il gioco, soprattutto per gli interpreti a disposizione. Certo, magari continuare con questo modulo potrebbe precludere qualche altro elemento come Ngonge, che comunque anche da subentrato sta dando delle buone risposte. In ogni caso, la squadra sembra reagire e giocare meglio con questo abito. Giusto proseguire dunque su questa strada, i segnali a livello di interpretazione del modulo sono buoni. Altra rete per Simeone, che sta trovando sempre più continuità e centralità nell'attacco granata. Se c'era qualche dubbio sul giocatore, ed era anche legittimo visto l'ultima annata, questo è stato spazzato via. L'attaccante continua ad essere un elemento in più per i granata: ora ha segnato 4 gol in campionato nelle prime dieci giornate. Dati alla mano, solo due volte in carriera aveva avuto questa continuità: la prima volta nell'annata 20/21 con sei gol nelle prime none giornate (la stagione però fu molto complicata) e poi in quella strepitosa annata con l'Hellas Verona (ben diciassette gol), dove segnò sei gol di cui quattro nello storico poker solitario contro la Lazio. Continuità, questa è la parola chiave del discorso, perché il Torino ha necessità di avere un elemento così in squadra. Soprattutto visto il lento recupero di Zapata, che continua a subentrare nelle ultime fasi di gara. Serviva proprio questo per limitare, almeno in parte, l'assenza del colombiano.