Ecco le tre verità che il match con i campani di Inzaghi ci ha lasciato
TRE SENTENZE
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Il Torino pareggia 0-0 tra le mura casalinghe contro la Salernitana di Pippo Inzaghi. Con questo risultato i granata di Juric si portano a quota 32 punti in campionato, rimanendo in decima posizione a meno tre dalla settima posizione. Contro la Salernitana, il Torino ancora una volta ha fatto fatica in fase offensiva: ecco le tre verità che il match con i campani di Inzaghi ci ha lasciato.
FASE OFFENSIVA
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La squadra granata ha fatto ancora una volta fatica in fase offensiva. Sono solamente 20 le reti segnate dal Torino in queste 22 partite: peggio di loro han fatto soltanto la Salernitana (19) e l'Empoli (15). Con la Salernitana sono stati 13 i tiri tentati dalla squadra di Juric, ma solamente uno di questi è stato in porta: davanti mancano sia idee che qualità nel trovare lo spunto per la giocata vincente.
ILIC
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La partita con la Salernitana ha evidenziato l'importanza in questa squadra di Ivan Ilic: il centrocampista serbo è un giocatore a cui difficilmente si può rinunciare. Il classe 2001 - voluto fortemente da Juric - è quello che ha più qualità nelle verticalizzazioni ed è in grado di trovare l'imbucata giusta per gli attaccanti.
CALCI D'ANGOLO
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Continua la sterilità sui calci d'angolo. Questo è un fattore che torna a galla molto spesso: nel match di domenica con i campani, il Toro ha battuto ben dieci angoli e solamente una volta ha saputo essere pericoloso con un colpo di testa di Tonny Samabria. I calci piazzati - in partite bloccate come quella con la Salernitana - possono essere un fattore decisivo: non è la prima volta che la squadra di Juric non riesce a sfruttare queste occasioni.