Juric presenta Cagliari-Torino: “Djidji e Ilic out, ringrazio Demba Seck”

Alla vigilia di Cagliari-Torino, gara in programma domani - venerdì 26 gennaio - alle ore 20:45 all'Unipol Domus, Ivan Juric presenta la sfida nella consueta conferenza stampa. Partita che lo vedrà fronteggiare la formazione sarda allenata da Claudio Ranieri. Il tecnico croato risponderà alle domande dei giornalisti presenti allo stadio Olimpico Grande Torino. Juric, la conferenza pre Cagliari-Torino 09.55 - Siamo collegati dallo stadio Olimpico Grande Torino. Si attende l'arrivo di Juric 10.06 - Juric è arrivato in sala stampa, via alla conferenza. La pausa è stata un’insidia o una buona occasione? Che Torino si aspetta? “Per certi motivi andava bene questa sosta perché avevamo qualche giocatore da recuperare anche se non siamo riusciti a recuperare tutti. Domani ci aspetta una battaglia, sappiamo che ambiente ci attende, bisognerà fare una grande partita”. A Cagliari troverete un ambiente scosso per la morte di Gigi Riva, teme anche questo fattore? “Li temevo anche prima perché loro in casa sono forti, hanno vinto partite importanti e l’ambiente ha un attaccamento alla squadra importante. Sicuramente dopo quello che è successo l’ambiente sarà ancora più teso e infuocato. Sul piano emotivo e agonistico mi aspetto la stessa risposta di Genova”. Quali sono i giocatori indisponibili? “Djidji non è al massimo e non vogliamo rischiare, potevamo forzare ma abbiamo deciso così. E poi Ilic ha problemi con la schiena. Non sarà nemmeno convocato. Sono fuori anche Soppy e Karamoh. Karamoh è fuori per infortunio”. Radonjic è focalizzato sul Torino o sul mercato? “Non si è mai allenato con la squadra per problemi di schiena e per altri problemi. Adesso si sta allenando a parte per ritrovare la forma, se sei infortunato poi passi due-tre giorni con il preparatore per rimetterti a posto. Quindi non sarà convocato”. In difesa potrebbe rivedersi Sazonov vista l'assenza di Djidji? “Sazonov lo preferisco un po’ più in mezzo per le sue caratteristiche, anche se può giocare anche a destra. Oggi abbiamo ancora un allenamento e devo decidere”. La sosta ha permesso di trovare soluzioni per fare più gol? “Sta andando bene come sta andando. Bisogna continuare così e sicuramente migliorare certe situazioni, ma sono molto soddisfatto della squadra in questo momento. A volte riesci a fare tre gol come contro il Napoli, altre volte fai fatica se trovi squadre chiuse, come succede a tutti”. Sul piano offensivo dipendete troppo da Vlasic? “Ovvio che sia così, stiamo lavorando e stiamo cercando di metterlo in condizione di esprimersi su grandi livelli con continuità”. Nelle prossime quattro partite ci sono sfide contro squadre che lottano per la salvezza. Alla fine di questo mini ciclo ci sarà chiarezza sulle prospettive e sulle ambizioni? “Il campionato dice che tutte le partite sono molto difficili. Lo si è visto anche con il Bologna che ha perso con Udinese e Cagliari. Abbiamo vinto contro Napoli e Atalanta, partite in cui si pensava che dovessi essere al massimo per fare anche solo un punto. Vedo le stesse difficoltà contro le grandi e contro le piccole, o almeno, le ultime sette-otto partite per noi hanno detto questo: abbiamo fatto punti contro squadre più forti di noi, e abbiamo fatto fatica contro le squadre che sono sotto, perché i valori tra noi e loro alla fine sono simili”. Finora dal mercato non sono arrivati rinforzi. Una soluzione interna per cercare di fare più gol potrebbe essere l’utilizzo di Ilic o Tameze al posto di Vlasic? “Sarebbe un’opzione difensiva. Siamo questi, siamo un po’ pochi, però i giocatori sanno dove devono migliorare”. Quanti giocatori nuovi si aspetta dal mercato? “Come detto dall’inizio, dipendeva dalle uscite. Ci sono certi giocatori che vogliono andare via e non sono contenti, chiaro che poi bisogna sostituirli. Poi c’è il fatto che abbiamo cambiato modulo. Bisogna ragionare bene. Per dare un numero non saprei, dipende dalle uscite. Adesso è andato via Seck: lo devo ringraziare per la professionalità espressa con noi perché fino all’ultimo giorno ha dato tutto, dunque ora vediamo se succede qualcosa in entrata”. Zapata e Sanabria come stanno? “Sono al top. Ho un gruppo di 15-16 persone che sono al top sul piano umano. Aver visto uno scatto di 70 metri di Zapata per recuperare palla è un segnale di uno spirito allucinante. Questo spirito è quello che ci ha permesso di ribaltare una situazione che sembrava compromessa. Ho valori sia a livello umano sia a livello tecnico”. Ricci è a un livello inferiore rispetto all'anno scorso sul piano fisico? "Non condivido, lui ha fatto un paio di partite sotto tono quando è tornato dall'infortunio, ha faticato da questo punto di vista, ma nelle ultime due partite mi è piaciuto, col Napoli ha fatto molto bene, col Genoa ha fatto una partita discreta". 10.21 - Termina qui la conferenza stampa.