A più di quarantotto ore dalla sfida contro la Cremonese, che ha visto il Torino vincere per 1-0 grazie alla rete di Vlasic nella prima frazione di gioco, la partita continua a far discutere. L'incrocio tra piemontesi e lombardi rientra in quella serie di gare che si sono disputate nell'ultima giornata che hanno lasciato infatti più di qualche dubbio nella gestione e nella valutazione degli episodi a da parte delle terne arbitrali.
POSTPARTITA
Open Var, De Marco: “Il rigore per la Cremonese c’era”
Simeone al 98': il tocco di mano è evidente
—Riavvolgiamo il nastro. Il Torino al 98' conduceva per 1-0, ma doveva difendersi dall'ultimo assalto dei lombardi su un calcio di punizione, quando i minuti di extra time concessi erano sei. Tutti in area, anche Audero. Zerbin scodella in mezzo un pallone non perfetto, su cui si avventa Simeone. L'argentino stoppa la palla e spazza, tra le proteste vibranti della panchina ospite e dei giocatori della Cremonese. Il VAR si adopera per rilevare irregolarità, che però non vengono evidenziate.
L'episodio è stato analizzato negli studi di Open Var, a Lissone. Andrea De Marco, responsabile dei rapporti istituzionali della CAN A e B e ospite della trasmissione, ha reputato "superficiale" la revisione da parte di VAR e AVAR. Il giocatore prende il pallone inizialmente nell'area verde, ma la sfera carambola poi sul braccio dell'ex Fiorentina. "VAR e AVAR si sono concentrati più sulla zona verde, ovvero la prima parte del contatto dove il tocco non è punibile. Hanno fatto una revisione superficiale, perché non hanno controllato il tocco successivo, ovvero col braccio. Se il tocco c'è è sempre punibile, perché in questo caso non è considerata auto-giocata, ma una deviazione. In questo caso il provvedimento è il calcio di rigore".
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