Emmanuel Gyasi e Torino: parenti alla lontana
—Sempre nell’attacco azzurro troviamo poi un’altra vecchia conoscenza dei granata: Emmanuel Gyasi. Acquistato per le giovanili dalla Pro Vercelli nel 2011, nel 2014 il Toro gli fa firmare il suo primo contratto da professionista, senza, però, mai farlo esordire, passandolo in prestito a Pisa, Mantova e Carrarese. Nel 2016 arriva, poi, il passaggio a titolo definitivo alla Pistoiese, poi allo Spezia, passando dal Sudtirol e arrivando, infine, all’Empoli. Con i toscani l’anno scorso ha fatto 1 gol e 3 assist in 33 partite di campionato, ma quest’anno è partito decisamente meglio: finora per lui 2 gol in 5 partite di campionato, partendo sempre titolare e non venendo mai sostituito da D’aversa, che, evidentemente, crede molto in lui. Stasera probabilmente non partirà titolare, sempre per l’idea che D’Aversa ha di fare turnover, ma anche a gara in corso potrebbe rivelarsi un giocatore pericoloso per la sua velocità e la media realizzativa di questo inizio di stagione: il Torino è avvisato.
L’esordio e il salto di qualità: Samuele Ricci sfida il suo passato
—L’ex per eccellenza di questo match è, però, Samuele Ricci. Per lui sarà una sfida prima di tutto sentimentale: l’Empoli l’ha preso dal Pontedera che aveva solo 16 anni, l’ha fatto esordire in Serie A e l’ha portato ad essere una grande promessa; con il Toro, Ricci ha esordito in nazionale, sta facendo il salto di qualità e si sta migliorando partita dopo partita, diventato ormai un giocatore cardine di questa squadra. Questo, per il centrocampista toscano, potrebbe essere l’anno della consacrazione: potrebbe diventare uno dei migliori centrocampisti del nostro campionato ed entrare stabilmente nel giro della nazionale. Per questo, e per l’amore che ormai prova per la maglia granata, Samuele questa sera è pronto a sconfiggere il suo passato.
Articolo a cura di Davide Bonsignore
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