tor toro Rincon e Ansaldi, messaggio chiaro a Mazzarri: la panchina non fa per loro

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Rincon e Ansaldi, messaggio chiaro a Mazzarri: la panchina non fa per loro

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Focus On / Due esclusioni, stessa reazione. Sono stati tra i migliori in campo contro il Chievo: meritano di essere titolari e protagonisti
Gualtiero Lasala Redattore 

La storia di questo campionato ha visto Walter Mazzarri plasmare un gruppo in cui ci sono poche certezze. Tutti si devono conquistare il posto da titolare dando indicazioni positive nel momento in cui vengono schierati in campo. E chi fa bene, ha più possibilità di essere confermato la partita successiva. Contro il Chievo Walter Mazzarri ha confermato la squadra vittoriosa nello scontro diretto contro l'Atalanta, salvo poi probabilmente rendersi conto - a partita conclusa - che due giocatori in particolare sono ormai difficilissimi da tenere in panchina: parliamo di Cristian Ansaldi e Tomas Rincon, che contro il Chievo sono stati entrambi inizialmente esclusi dall'undici titolare per poi rendersi protagonisti in campo.

RINCON - Situazione simile per Tomas Rincon, che però ha mandato lo stesso messaggio a Mazzarri. Il tecnico gli ha preferito dal primo minuto Soualiho Meité, perché il francese ha convinto nella partita contro l'Atalanta, in cui "El General" non aveva giocato per squalifica. La conferma in blocco dell'undici anti-Gasperini ha dunque portato Rincon per la prima volta in panchina per scelta tecnica in questo campionato. Il venezuelano è entrato - contro il Chievo - al minuto 82 proprio al posto del francese, per dare un apporto importante in termini di freschezza evitando che il centrocampo andasse in difficoltà (si era sull'1-0 per il Toro). Così ha fatto: con una media di 7.3 km/h è stato il quinto granata a fine partita per performance velocistiche. Ma "El General" ha fatto di meglio, inventandosi praticamente da solo il gol del 2-0. Pallone sradicato a Diousse, difesa della sfera e conclusione nell'angolino. Di certo sarà difficile vedere Rincon nuovamente in panchina nelle prossime partite. Altrettanto certamente questa competizione virtuosa tra i giocatori granata può solo fare bene al Torino, che si ritrova con 20 giocatori tutti potenzialmente titolari, proprio come voleva Mazzarri dall'inizio della sua gestione granata.