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Torino-Atalanta, perché sì e perché no: per i granata è un impegno proibitivo

Silvio Luciani

 Singo Torino-Cremonese Coppa Italia foto Nderim Kaceli

PERCHÉ SÌ - Perché nonostante le assenze e il mercato che latita, oggi nella Torino granata inizia un nuovo corso, quello di Ivan Juric. L’allenatore croato, che per indole è un motivatore, ha lavorato molto sulla testa dei giocatori per superare le scorie delle ultime due stagioni: "Vedo grande determinazione e dedizione nel voler cambiare l'andazzo degli ultimi anni" ha detto il neo allenatore granata. Partire con il piede giusto è importante e Juric lo ha ribadito allo spogliatoio nonostante i dubbi che ha palesato nella conferenza stampa post-Cremonese. E l’occasione di strappare un risultato positivo contro il pronostico che vede l’Atalanta favorita può essere una motivazione in più per i granata.

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