Torino, chi gioca contro l’Inter? Tutto dipenderà dal modulo

Dopo il passaggio del turno in Coppa Italia, maturato grazie all’1-0 sul Modena firmato da Vlasic ai trentaduesimi, il Torino si appresta a bagnare l’esordio in campionato. I granata saranno subito chiamati a un impegno tutt’altro che agevole contro una squadra che, nonostante il cambio in panchina e le frizioni estive, resta tra le rose meglio attrezzate ed è candidata a contendere lo scudetto al Napoli. Marco Baroni, che con la sua Lazio fu uno dei motivi del mancato tricolore nerazzurro, si trova quindi a riflettere sulla formazione migliore per mettere in difficoltà il collega Cristian Chivu. Il tecnico ha ancora qualche ora per prendere le ultime decisioni e sciogliere i dubbi, a partire – e non è questione da poco – dallo schieramento con cui presentarsi a San Siro. Vediamo i dubbi leciti, reparto per reparto. Il reparto che sembra offrire meno incertezze è la difesa, anche per la scarsa abbondanza di alternative. In porta ci sarà l’esordio in Serie A di Franco Israel, positivo contro il Modena nella prima ufficiale in maglia granata. Con l’assenza di Ardian Ismajli - out per una lesione distrattiva parziale del muscolo semimembranoso della coscia destra -, la coppia titolare sarà formata da Saul Coco e Guillermo Maripán, con il cileno pronto a rientrare dopo aver lasciato spazio ad Adam Masina in Coppa Italia. A sinistra Cristiano Biraghi è sicuro del posto (nessun concorrente su quella corsia), mentre a destra si profila il primo vero ballottaggio: seguendo le indicazioni del precampionato, Marcus Pedersen appare favorito, ma Valentino Lazaro conserva ancora qualche chance e potrebbe essere una carta da giocare a gara in corso. La partita di Coppa Italia di lunedì contro il Modena ha insegnato a Baroni che spesso idee e aspirazioni devono fare i conti con la realtà. La mediana a due ha mostrato quanto sacrificio venga richiesto a centrocampisti dalle caratteristiche di mezzali e ha messo in evidenza i limiti dei granata almeno in questo momento. L’inserimento di un play, come Emirhan Ilkhan (in attesa dell'annuncio ufficiale sul trasferimento di Kristjan Asllani, che non sarà della partita), si è rivelato prezioso e per questo non sarebbe sorprendente rivederlo ancora dal 1’. Ma fino alle formazioni ufficiali resta tutto in sospeso. Al momento Gvidas Gineitis e Cesare Casadei sembrano certi di una maglia, mentre il turco resta in dubbio. La scelta del modulo deciderà quante maglie saranno a disposizione per la titolarità a centrocampo. Il rebus legato a Ilkhan non riguarda solo il suo impiego, ma l’intero piano gara. Con il 4-3-3 il turco agirebbe in regia, con Cyril Ngonge ala destra e Nikola Vlasic a sinistra a sostegno della punta. Nel caso del 4-2-3-1, invece, troverebbe spazio Zakaria Aboukhlal sull’out mancino, con Vlasic spostato al centro. Un vero e proprio dubbio amletico per Baroni nelle ore che precedono la partita. Restano poi i nodi sull’attacco. In ogni caso si andrà con una sola punta. Nelle ultime ore sono cresciute le quotazioni di Giovanni Simeone, con Ché Adams destinato alla panchina, ma l'argentino non è favorito da una percentuale schiacciante. Spazio anche a Duvan Zapata, che torna nel luogo del misfatto, quasi un anno dopo l’infortunio: per lui, però, ci sarà probabilmente solo qualche minuto nella ripresa.