Torino, i 5 flop di Vagnati: da Seck a Salama, ma la lista sarebbe lunga…

Con mercoledì 10 dicembre si è chiusa l'esperienza di Davide Vagnati al Torino come direttore tecnico. Una notizia fulminante, dato che non sembravano essere previsti all'orizzonte terremoti societari o possibili ribaltamenti sulla panchina. Lo scossone però è arrivato proprio all'interno della dirigenza e ha coinvolto l'unico elemento che sembrava intoccabile. La permanenza di Vagnati sotto la Mole è durata cinque anni. Il direttore tecnico era arrivato dalla SPAL, con cui aveva conquistato una storica promozione in Serie A, oltre che alla permanenza. Le cose in granata non sono andate benissimo, dato che sono diversi i colpi arrivati sotto Vagnati e che hanno totalmente floppato. Ecco i cinque peggiori acquisti della gestione dell'ex direttore tecnico granata. Il primo flop corrisponde al nome di Amer Gojak. Bosniaco e classe 1997, il centrocampista cresce calcisticamente nelle giovanili dello Željezničar, squadra di Sarajevo. Passa successivamente all'Olimpik Sarajevo e poi alla Dinamo Zagabria. Qui esordisce in prima squadra e anche in Champions, trovando anche il primo gol. Il 5 ottobre 2020 passa in granata con obbligo di riscatto, Per la sua avventura in granata sceglie la casacca numero 10. L'esperienza però non sarà da ricordare. Raccoglierà appena 472 minuti di gioco in Serie A, più 214 giri di lancette in Coppa Italia. Solo una volta titolare, si prenderà i titoli di stampa solo nella gara del Tardini contro il Parma. Un gol e un assist. L'unica luce in una stagione totalmente da dimenticare per il bosniaco, che a fine stagione rientrerà alla Dinamo Zagabria. Ora gioca nel Rjieka, nel mezzo c'è stata l'esperienza al Ferencvaros. Un altro colpo che non ha funzionato nella gestione di Vagnati. Uros Kabic, classe 2004, direttamente dalla Stella Rossa di Begrado. Il suo impatto col mondo granata però è stato complicato. Durante la presentazione aveva detto di essere contento dell'approdo in granata, già due anni prima doveva arrivare e poi l'affare saltò. Il suo 23/24 (arrivò nel mercato di gennaio) è limitato ad una presenza in Primavera 1, dove non illuminò di certo. Resterà nella memoria dei tifosi granata per un episodio curioso. Durante Torino-Bologna 0-0 della stagione 23/24 rimase in campo nel corso dell'intervallo a palleggiare. Nulla di strano, se non fosse che in quel momento sul campo stavano suonando i Sensounico. L'episodio fece scatenare i social. Altro colpo discutibile della gestione Vagnati. Parliamo di Warming. Danese e classe 2000, era arrivato all'ombra della Mole nella stagione 21/22. Arrivo un po' record, dato che si trattava del terzo danese nella storia del club torinese. Ma come per gli altri due, la sua è stata una fugace apparizione. Appena quattro presenze in campionato, più una in campionato. Nessuna traccia, nessun gol e nessun assist. A fine stagione l'esterno d'attacco lasciò il capoluogo piemontese per sempre, in direzione Darmstadt. Di certo non ha lasciato alcun ricordo in granata. Ci sarebbe da dire molto sull'esperienza di Demba Seck al Torino. Il senegalese approda in granata dopo l'esperienza alla SPAL. In panchina c'è Ivan Juric nella stagione 21/22. Collezionerà diverse presenze in granata, senza mai lasciare il segno. L'unico momento in cui sembrava poter prendere spazio è stato ad inizio dell'annata 23/24, quando il croato cercava disperatamente un trequartista per il suo 3-4-2-1. Il cambio di modulo lo penalizzò, ma a farlo naufragare fu lo spiacevole episodio di revenge porn che lo coinvolse. Ad accusarlo furono due ragazze. Il giocatore ha poi iniziato il suo lungo peregrinare di prestiti, dalla Serie B con Catanzaro e Frosinone fino al Partizan, dove gioca attualmente e dove sembra aver trovato feeling con i gol e assist. È ancora sotto contratto col Torino. Chi l'ha visto? Con questa frase si può riassumere l'esperienza davvero fantasma di Salama con la casacca granata. Il francese approda sotto la Mole nella sessione di mercato invernale dell'annata 24/25 dallo Stade Reims in prestito. Doveva essere il rinforzo per l'attacco promesso a Paolo Vanoli, nonostante le statistiche poco raccomandabili raccolte fino a quel momento della sua carriera. Non metterà mai piede in campo, nemmeno da subentrato. Un infortunio infatti l'aveva messo fuori dai giochi, di fatto facendogli chiudere in anticipo la stagione. Rientrato nella squadra francese, ne fa ancora parte: per lui 11 presenze in Ligue 2, due gol e due assist.