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tor toro Torino in numeri: Paleari è l’uomo della provvidenza, ed il dato sui gol evitati…

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Torino in numeri: Paleari è l’uomo della provvidenza, ed il dato sui gol evitati…

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Chiamato in causa dopo l’infortunio di Israel, Paleari ha stupito tutti: parate decisive, numeri da top e una personalità che ha conquistato i tifosi
Enrico Penzo
Enrico Penzo Redattore 

Quando l’infortunio di Israel aveva gettato un’ombra sul reparto difensivo del Torino, pochi avrebbero immaginato che da quella situazione potesse emergere un protagonista tanto affidabile. Alberto Paleari, chiamato in causa all’improvviso, ha risposto con una serie di prestazioni che hanno sorpreso chiunque e conquistato il pubblico granata.

Paleari, la stagione fino ad oggi

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Il suo debutto stagionale era arrivato già in Coppa Italia contro il Pisa, dove aveva dato segnali incoraggianti: sicurezza tra i pali, ottimo posizionamento e la calma di chi non ha bisogno di strafare per imporsi. Ma è dal match contro il Genoa che il suo rendimento ha preso una piega sorprendente. In quella gara, chiamato per sostituire l'infortunato Israel, Paleari ha sfoderato una prestazione da veterano: due parate decisive nei minuti di recupero, una reattività da gatto e sangue freddo nei momenti chiave. Due interventi che, di fatto, hanno salvato il risultato e acceso i riflettori su di lui. Da quel momento, altre tre presenze consecutive da titolare — contro Bologna, Pisa e Juventus — hanno consolidato il suo status. E proprio contro i bianconeri è arrivata la consacrazione definitiva: MVP del derby, con una prestazione di grinta, coraggio e personalità. Paleari ha neutralizzato tutto ciò che poteva, comandando la difesa con voce e presenza da vero cuore granata.

I numeri di Paleari

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I numeri raccontano meglio di qualsiasi aggettivo l’impatto del portiere granata: 360 minuti giocati, 4 partite, 3 gol subiti e 11 salvataggi complessivi. In media, Paleari ha evitato 1,9 gol a partita, un dato eccezionale che testimonia non solo la quantità, ma soprattutto la qualità degli interventi. Due le porte inviolate, a conferma di un rendimento costante e di un livello di concentrazione sempre elevato. Anche nella costruzione dal basso, il portiere classe 1992 ha mostrato buoni numeri: 74 passaggi riusciti, con una precisione alta nei tocchi corti e medi. Meno brillante invece nel gioco lungo (circa 40% di precisione), un aspetto su cui Marco Baroni potrà lavorare per aumentare ulteriormente la compatibilità del portiere con il sistema granata.

Da vice a protagonista: Paleari tra carattere, lavoro e leadership

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Più che i numeri, però, colpisce l’atteggiamento. Paleari non è solo un portiere che para: è un uomo che trasmette sicurezza, che non si lascia travolgere dall’inaspettato e che affronta ogni chance come un’occasione irripetibile. Una mentalità che ha fatto breccia nello spogliatoio e nei tifosi, conquistati dalla sua umiltà e dalla dedizione mostrata in ogni minuto giocato. Oggi il Torino sa di avere tra i pali non un semplice vice, ma un portiere di fiducia, pronto ogni volta che viene chiamato in causa. Paleari è la dimostrazione che il carattere, quando si unisce al lavoro, può cambiare le gerarchie. E in una stagione lunga e complessa come quella granata, sapere di poter contare su una certezza così solida vale quanto un grande acquisto.