tor altre news Torino, l’analisi di Giuseppe Pastore: “Clima lugubre, ma che si ripercuote sui giocatori”

NEWS

Torino, l’analisi di Giuseppe Pastore: “Clima lugubre, ma che si ripercuote sui giocatori”

Torino, l’analisi di Giuseppe Pastore: “Clima lugubre, ma che si ripercuote sui giocatori” - immagine 1
Il commento della situazione del Torino nel corso della trasmissione Fontana di Trevi
Piero Coletta

La sconfitta patita dal Torino in casa contro l'Atalanta per 0-3 è stata al centro del dibattito presso la famosa trasmissione "Fontana di Trevi", podcast di Cronache di Spogliatoio. Una puntata intitolata "Toro incatenato", che fa capo non solo alla deludente prestazione della squadra di Baroni contro gli orobici, ma che si collega soprattutto alle dinamiche della contestazione nei confronti della società.

Fernando Siani, Riccardo Trevisani e Giuseppe Pastore hanno trattato proprio l'argomento, manifestando anche stupore per la pesante sconfitta. "Una squadra che ha staccato il joystick smettendo di giocare. Il gol che fa Kristovic lo fa con Coco in marcatura a cinque metri. Era un'Atalanta in difficoltà, senza Hien e Zalewski con una pesante sconfitta in Champions League e con Juric sul punto di saltare. La strada era instradata anche bene e prendi gol nel giro di otto minuti. Cosa è successo? Dobbiamo capirlo, perché se non ne parliamo noi non ne parla nessuno" esordisce Fernando Siani".


Prosegue il noto volto del podocast: "Il Torino vive da anni una situazione surreale, dove il pubblico contesta la proprietà. Una situazione, in cui non entro nel merito, sembra creare un'atmosfera fumosa, nebulosa. Inquina le qualità dei giocatori e anche i più validi sembrano trascinati giù in un baratro tecnico tattico. I tre gol che il Torino prende non li prenderebbe mai se fosse una squadra concentrata, è palese che non c'è con la testa. Va avanti da dieci anni. Me lo sono spiegato col fatto che il Torino giocava in casa. Con quella situazione la squadra non riesce a giocare come dovrebbe. L'Atalanta non stava bene, perdere così la partita vuol dire che c'è qualcosa che ti sta mangiando dentro di te".

Nel suo monologo Siani ha paragonato la situazione come ad una serie tv già vista e rivista, ovvero che sai già come andrà a finire.

Spazio a Giuseppe Pastore, che ha espresso la sua opinione: "Il Torino prende giocatori che hanno fatto le coppe, ma che in alcuni casi sono in una parabola discendente. In altri casi non hanno la scorza per farsi leader in un ambiente così difficile, un po' come la Lazio. Quindi il clima lugubre che c'è allo stadio e che c'è regolarmente per i motivi che conosciamo, ovvero quelli della contestazione totale nei confronti della società, portano per prima la squadra a pensare: si arriva decimi, undicesimi da dieci anni, sarà così anche quest'anno. Quale il boost positivo che ci porta ad essere contestati? Nessuno. A me essere a Torino può dare lustro e rilanciarmi? Probabilmente no, se quello che vedo attorno è questo. Di conseguenza questa sensazione di sciatteria provoca agli stessi giocatori disinteresse per il campo, e quindi se vai in trasferta a Roma e la gara si mette in un certo modo allora tiri fuori i valori. Ma la luce si spegne spesso in casa, come Maripan. Casadei non tocca la palla, Zapata sbaglia il rigore... perché c'è questo clima di negatività che non è colpa dei tifosi, tutt'altro, me che si ripercuote sui giocatori. Elementi anche buoni che però non hanno amore per la maglia e che dicono 'Vabbè, mi vendono e la mia carriera continua'".