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TURIN, ITALY - AUGUST 18: Nikola Vlasic of Torino FC celebrates scoring his team's first goal during the Coppa Italia match between Torino FC and Modena FC at Stadio Olimpico Grande Torino on August 18, 2025 in Turin, Italy. Photo: Nderim Kaceli
Certe volte il destino gioca con i numeri. In granata, Nikola Vlasic veste la maglia numero 10, quella più prestigiosa, ma ha sempre avuto un debole per l’8, il numero che più di tutti, a Torino, evoca il mito di Giorgio Ferrini, il Capitano dei capitani. E l’ironia del caso ha voluto che, il 16 ottobre, Vlasic fosse seduto accanto a Cristiana Ferrini, figlia di Giorgio, durante la presentazione del libro “Mio padre” al Torino FC Store. L’8, per la famiglia Ferrini, non è solo un numero: è un’eredità affettiva, un simbolo di grinta, appartenenza e sacrificio. Per Vlasic è sempre stato il suo talismano personale. "Con Hajduk, Spalato e Cska Mosca avevo l’8, il mio numero preferito", ha raccontato in un'intervista riportata sul quotidiano Tuttosport: "Poi, una volta arrivato a Torino era già occupato, così ho preso il 16. Pochi giorni dopo si era liberato, ma ormai era tardi. Così ho aspettato a gennaio, convinto di riuscirci. A quel punto è arrivato Ilic". Così, il destino gli ha consegnato un altro numero “pesante”: il 10, quello dei talenti, dei fantasisti, dei giocatori che devono illuminare. E Vlasic lo ha fatto senza mai tirarsi indietro, adattandosi a ogni ruolo e a ogni allenatore. Trequartista, esterno, punta o mezz’ala — con Juric, Vanoli e ora Baroni — ha sempre messo la squadra davanti a sé stesso, incarnando una professionalità rara. In questi giorni, il tecnico Baroni ha provato il 3-5-2, e Vlasic potrebbe arretrare a mezz’ala, proprio come un tempo facevano i numeri 8 del Toro.
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